L’Ambasciata d’Italia a New Delhi ha rilasciato il visto di ingresso in Italia per i familiari di Satnam Singh, il bracciante morto a Latina dopo essere stato vittima di un incidente nei campi che gli ha mutilato il braccio per poi essere stato abbandonato senza ricevere soccorso.
Il visto è stato rilasciato anche alla sorella di Soni, moglie di Satnam Singh, che presto potrà arrivare in Italia, per sostenerla dopo la morte del compagno, per la quale è indagato il datore di lavoro, Antonello Lovato.
A riferire dei visti, sono state fonti del Ministero degli Esteri. È stato lo stesso vicepresidente e Ministro Antonio Tajani ad attivarsi con gli uffici consolari italiani in India, così che potessero concedere i visti d’ingresso necessari nel minore tempo possibile.
Nel frattempo la premier Giorgia Meloni è intervenuta sul caso alla Camera: “Voglio condividere una riflessione su un episodio di cronaca che mi ha lasciato stupefatta, parlo dell’orribile e disumana morte di Satnam Singh, per il modo in cui è avvenuta e ancora di più per l’atteggiamento schifoso del suo datore di lavoro; questa è l’Italia peggiore. La vergogna del caporalato è lungi dall’essere sconfitta ma non intendiamo smettere di combatterla“.