Rigettate le richieste per misure meno afflittive: restano in carcere e ai domiciliari Antonello e Renzo Lovato
l giudice monocratico Clara Trapuzzano Molinaro ha rigettato la richiesta del collegio difensivo composto dagli avvocati Mario Antinucci, Stefano Perotti e Valerio Righi, formulata nell’ultima udienza del processo cosiddetto Satnam bis.
La difesa aveva chiesto la sostituzione delle misure cautelari per entrambi gli imputati: Antonello Lovato è in carcere; Renzo Lovato ai domiciliari. Per il primo la difesa chiedeva gli arresti domiciliari, mentre per il secondo la misura dell’obbligo di firma anche con braccialetto elettronico. Il pm Marra si era opposta alla richiesta della difesa, esprimendo
Il procedimento è quello per caporalato e ad essere imputati sono Antonello Lovato e il padre Renzo Lovato, entrambi di Latina. I due devono affrontare il processo in cui viene contestata loro l’uso di manodopera costituita da braccianti agricoli in condizioni di irregolarità sul territorio nazionale, sottoponendoli a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno.
Una decisione, quella del giudice Trapuzzano Molinaro, che è uguale a quella Corte d’Assise, presieduta dal giudice Gian Luca Soana, che aveva ha respinto la richiesta di arresti domiciliari presentata per Antonello Lovato, imputato per l’omicidio doloso del 31enne bracciante indiano Satnam Singh.
