“A che punto è la bonifica del sito orfano di Santa Apollonia ad Aprilia? Il governo chiarisca le tempistiche degli interventi previsti”. È quanto chiede Ilaria Fontana, vicepresidente della Camera dei Deputati per il Movimento 5 Stelle, con un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il sito, incluso nell’Allegato B del Decreto MITE del 4 agosto 2022, è destinatario di un finanziamento di 14 milioni di euro nell’ambito del PNRR, con l’obiettivo di bonificare l’area entro il 31 marzo 2026. Tuttavia, ad oggi non si ha notizie in merito all’avvio delle operazioni necessarie al risanamento ambientale, nonostante gli accordi siglati nel gennaio 2024 tra Regione Lazio e Comune di Aprilia.
“Questa situazione è inaccettabile: non possiamo permettere che un’area destinata alla bonifica resti in sospeso, mentre nello stesso territorio viene proposta la realizzazione di una nuova discarica”, sottolinea Fontana. “La FRALES Società Agricola Srl, che è proprietaria di parte del terreno, ha già chiesto informazioni sui tempi degli interventi e, nel frattempo, ha presentato alla Regione Lazio una richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale per realizzare una discarica per sovvalli nella stessa zona”.
Per il Movimento 5 Stelle, il rischio è chiaro: senza un’azione tempestiva e trasparente, l’obiettivo del PNRR di ridurre del 70% la superficie di suolo occupata da siti orfani rischia di restare solo sulla carta.
“Chiediamo al Ministro dell’Ambiente di chiarire quali siano le tempistiche previste per la bonifica e di garantire che le risorse pubbliche vengano utilizzate per la riqualificazione ambientale, non per progetti che vanno nella direzione opposta”, conclude Fontana. “Continueremo a vigilare affinché il governo rispetti gli impegni assunti e i cittadini e le cittadine di Aprilia abbiano le risposte che meritano”.
“Ringraziamo la nostra deputata Ilaria Fontana per il suo costante impegno al fianco del territorio pontino nella battaglia per la tutela ambientale e la salute dei cittadini. La sua interrogazione al Ministro dell’Ambiente sulla bonifica del sito orfano di Santa Apollonia ad Aprilia è un passo fondamentale per ottenere risposte certe su un intervento che non può più attendere. Un ringraziamento anche al Gruppo Territoriale M5S Aprilia per la sua azione costante di controllo del territorio e di denuncia di criticità ed illegalità.”
Così Maria Grazia Ciolfi, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle per Latina, interviene sulla questione della bonifica dell’area di Santa Apollonia, ferma nonostante il finanziamento di 14 milioni di euro previsto dal PNRR e gli accordi tra Regione Lazio e Comune di Aprilia siglati a gennaio 2024.
“Il nostro territorio è da troppo tempo vessato dalle servitù legate allo smaltimento dei rifiuti, da Aprilia a Borgo Montello, con un carico ambientale sul comune di Aprilia superiore al fabbisogno dell’intera provincia. Siamo di fronte a un paradosso inaccettabile: mentre si attende la bonifica di siti dismessi da anni, come Santa Apollonia, si continua a proporre la realizzazione di nuovi impianti”.
In particolare – afferma il Andrea Ragusa del gruppo territoriale M5S di Aprilia – ricordiamo che il sito di S. Apollonia è stato la discarica di rifiuti solidi urbani di Aprilia fino al 1989, anno in cui la stessa è stata dismessa. Il sito fu giudicato non idoneo allo scarico e chiuso poiché ricadeva in un vincolo ambientale e paesaggistico, in particolare perché ci si era accorti che la discarica legalmente autorizzata era prospiciente al Fosso della Moletta.
Il sito insieme a quelli della Ex Cava Loc. Sassi Rossi, a quello de La Gogna – via Savuto e a quello di Prati del Sole – Area Ecolmaci SrL rientra nel Piano Regionale delle Bonifiche già dal 2002 in cui vennero classificate come siti ad “altissima priorità”. Nel suddetto piano delle Bonifiche riguardo a S. Apollonia si legge “si tratta di una discarica abusiva in cui sono stati rinvenuti rifiuti solidi urbani, rifiuti tossici e nocivi, inerti” e “estesa per 25 ettari e usata dal Comune di Aprilia e da quelli limitrofi come ricovero per i rifiuti urbani, tossici e nocivi, ingombranti inerti e terre inquinate fino al 1987”.
“Ricordiamo inoltre che nel 2002 la Regione aveva autorizzato l’anticipazione della spesa di Euro 61.734,03 per gli interventi di progettazione relativi alla bonifica e messa in sicurezza dei rifiuti rinvenuti a Sant’Apollonia, e negli altri 3 siti citati, e 652.530 € nel 2008 per la messa in sicurezza d’emergenza e la caratterizzazione – continua Andrea Ragusa- ma i finanziamenti furono revocati dalla Regione Lazio nel 2012 perché i lavori finanziati non erano ancora stati iniziati ed oggi ci si avvia ad un analogo destino”.
“L’obiettivo primario del Movimento – conclude Ciolfi- resta quello di rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini e garantire giustizia ambientale e sociale, con l’impegno di un lavoro coordinato e sinergico tra territorio ed i portavoce eletti a tutti i livelli istituzionali”.