Tiero (Fratelli d’Italia): “Polemiche strumentali di Latina Bene Comune. La sanità è stata depotenziata dalla sinistra, ora riparte con Rocca”
“Ho letto con stupore le dichiarazioni di Elettra Ortu La Barbera, segretaria di Lbc e sono rimasto perplesso per le sue considerazioni sull’attuale situazione della sanità locale. Ho trovato strumentali le parole dell’esponente di Latina Bene Comune. Innanzitutto sul commissariamento dell’Asl, l’amministrazione Rocca è stata chiara. Questa decisione è stata presa non per paralizzare l’azienda, ma per permettergli di funzionare ed avere un manager operativo sin dal 23 marzo, dal momento che il giorno prima cesserà il contratto dell’attuale direttore generale Silvia Cavalli. E’ stato ritenuto opportuno, per via dei tempi tecnici per l’espletamento del procedimento di selezione del nuovo direttore generale, di dover assicurare la continuità nella gestione dell’azienda, garantendo la direzione strategica dell’Ente in attesa della nomina del nuovo Dg. Il commissariamento evita il vuoto di potere che ci sarebbe una volta terminato il mandato dell’attuale manager.
Detto questo, vorrei ricordare che in meno di un anno di governo regionale sono stati presi provvedimenti molto importanti per migliorare la qualità delle nostre strutture d’emergenza. Sono stati previsti investimenti per oltre 15 milioni di euro per ampliare e adeguare i Pronto Soccorso degli ospedali di Latina e Formia e garantire ai cittadini una migliore qualità assistenziale. Questi ultimi devono avere la disponibilità di curarsi in maniera adeguata nel posto dove risiedono, trovando risposte adeguate e di qualità. Sul piano delle assunzioni è sacrosanto evidenziare le parole pronunciate dal presidente Francesco Rocca, ieri, nel corso della conferenza sanitaria locale dei sindaci: “Nel 2023 si è verificato un aumento di 314 unita’, comprese ovviamente le stabilizzazioni. Un dato che continueremo a far crescere anche nel 2024”.
Altro tema a me caro è quello legato alla necessità di potenziare la medicina territoriale, per il suo ruolo essenziale di filtro in grado di ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso. A mio avviso va migliorata l’assistenza dei presidi nei piccoli centri.I Pat di Cisterna, Cori, Sezze, Priverno, Sabaudia, Gaeta e Minturno, così come sono ora non funzionano. Vorrei ricordare agli amici di Lbc che è stato un governo di sinistra a declassare i Ppi, che svolgevano un ruolo formidabile nel contenere gli accessi nei PS. E le amministrazioni regionali guidate dall’ex governatore Nicola Zingaretti, hanno sposato questa linea, contribuendo in modo determinante ad indebolire la sanità territoriale.
A partire dal 2015 con il decreto ministeriale n.70 si è registrato un depotenziamento progressivo dei Ppi, con il conseguente indebolimento dei servizi di emergenza territoriale. La loro trasformazione in Punti di Assistenza Primaria, ha cambiato radicalmente le funzioni e i compiti di questi presidi sanitari a cominciare dalle fasce orarie di apertura, oggi in h 12 e fino al 31 Dicembre 2019 in h 24. il Pat è un ambulatorio di medicina generale a basso livello assistenziale, offerto al cittadino, il quale deve egli stesso decidere quale sia il livello di gravità della sua condizione, insorta in quel momento e recarsi o meno alla struttura e soltanto dalle ore 8 alle ore 20. Questa situazione oltre a causare disagio alla popolazione, abituata da decenni a rivolgersi con fiducia ai Ppi, ha determinato l’afflusso in massa dei cittadini, che abitano in questi territori, verso il Pronto Soccorso più vicino, con il risultato di intasare ulteriormente i PS stessi, che registrano già sovraffollamenti ormai diventati cronici e strutturali da diversi anni.
Ecco perché c’è bisogno di organizzare i servizi in maniera diversa. Occorrerebbe, a mio parere, convertire i Pat in Punti di primo soccorso aperti H24 in modo da fare servizi più efficienti nei centri dove attualmente sono collocati i Punti di assistenza primaria. Solo in questo modo si riuscirebbe a decongestionare anche i Pronto Soccorso. A tal riguardo ho chiesto espressamente al governatore Rocca di prendere in considerazione l’attivazione in via sperimentale di tre Punti di primo intervento, almeno per le sedi di Minturno, Cori e Sezze. Intendo portare avanti questa mia proposta e sarebbe auspicabile che anche gli amici di Lbc la condividessero e si unissero in questa battaglia per tutelare e difendere gli interessi della nostra provincia”,
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive, nonché componente della commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio.
“Le criticità della Sanità nel Lazio sono note e purtroppo talmente ataviche che parlare di emergenza appare fuorviante. Per anni ci siamo trovati di fronte a proposte roboanti irrealizzabili da una parte e a polemiche senza previsione di alcun tipo di soluzione dall’altra. Il tutto in un contesto politico che ha permesso di concentrare le risorse esistenti sulla Capitale a discapito delle altre province. Oggi possiamo dire che la tendenza è cambiata e non lo diciamo in campagna elettorale ma con la forza dei numeri”. Questo il commento del Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, all’indomani della conferenza dei sindaci convocata dal primo cittadino di Latina Matilde Celentano e a cui ha partecipato il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
“Il Governatore sta facendo un pregevole lavoro. Certo non abbiamo la bacchetta magica ma credo che di fronte al cronoprogramma presentato ieri, chiunque debba ormai pensarci più volte prima di salire in cattedra e parlare di sanità. Prima di tutto si torna a investire sul comparto, aumentando i posti letto e con ben 8 milioni di euro stanziati per l’adeguamento tecnologico. Si torna a farlo in tutta la provincia e non solo nel capoluogo e questo anche è un segnale importante in un territorio geograficamente vasto come il nostro. Significativi, in tal senso, i fondi a disposizione: 3,8 milioni per il Gpretti, 1,9 milioni per il Dono Svizzero, 647mila euro per il San Giovanni di Dio, 1,7 milioni per il Fiorini. Soprattutto si torna ad assumere: 162 nuove assunzioni nel solo 2023, un dato che crescerà nel 2024″. Così interviene il senatore di Fratelli d’Italia, Nicola Calandrini.
“Il completamento del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale del capoluogo – sottolinea il Senatore – metterà finalmente la parola fine agli impietosi trasferimenti verso Roma o altre Regioni a cui i pazienti pontini sono stati costretti sino ad ora. Sullo sfondo la costruzione di due nuovi ospedali: quello di Latina e quello del Golfo. Infrastrutture strategiche per costruire le quali serviranno anni ma che solo con la Giunta Rocca vedono i loro progetti davvero messi a terra. Investimenti imponenti che riportano al centro dell’agenda politica regionale la sanità pubblica e quindi la salute dei cittadini”.
“Il percorso da compiere non sarà breve ma è importante dare questi segnali – conclude Calandrini – che peraltro appaiono in continuità con quanto sta facendo il Governo nazionale che, con la Legge di Bilancio 2024, ha destinato, in tre anni, 11,2 miliardi di euro in più al fondo sanitario, garantendo risorse importanti per il rinnovo dei contratti degli operatori sanitari, aumentando la remunerazione delle prestazioni aggiuntive e rifinanziando i piani operativi delle Regioni per ridurre le liste d’attesa. Aumentano anche le risorse per il fondo dell’Alzheimer, si garantiscono fondi per l’aggiornamento dei Lea e per rafforzare l’assistenza territoriale con nuove assunzioni. Insomma, anche sulla Sanità si fanno dei piccoli passi concreti, smentendo chi muove critiche di inefficienza al centrodestra e a Fratelli d’Italia”.