In una nota di mercoledì, 12 dicembre, il presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone, ha voluto esprimere le proprie critiche sull’operato del presidente Zingaretti riguardo all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dichiarando: “L’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è fermo all’anno zero. Il pronto soccorso implode. I pazienti sono stipati in ogni angolo libero, tra barelle e letti di fortuna, in attesa di un posto letto. La stagione del picco influenzale sta entrando nel vivo e in assenza di strutture territoriali efficienti ed efficaci il sovraffollamento dell’ospedale di Latina diventerà assoluta emergenza. Ad essere penalizzati da questa situazione saranno soprattutto le persone più fragili come gli anziani già gravati da alcune patologie e più esposti ai rischi di complicazioni connesse allo stato influenzale. I medici e gli infermieri sono costretti ad affiggere un foglio di scuse all’utenza, all’esterno del pronto soccorso del Goretti, per informarli dei possibili disagi che saranno costretti ad affrontare a causa dei limiti strutturali e di sottorganico da cui la principale struttura della provincia di Latina è caratterizzata da sempre. E il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, che fa? Con un decreto pubblicato in queste ore sul bollettino ufficiale della Regione Lazio, concernente il documento programmatico sugli investimenti straordinari per l’ammodernamento strutturale, organizzativo e tecnologico del servizio sanitario regionale, parla di rendere il Santa Maria Goretti riferimento anche per la provincia di Frosinone. Siamo alla follia totale. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione della lontananza di Zingaretti dalla realtà e dalle effettive esigenze dei cittadini e degli operatori, tutti, dei nostri ospedali. Il Santa Maria Goretti di Latina, oggi, non riesce a far fronte neanche alle esigenze degli utenti del bacino di riferimento, figuriamoci se dovesse provvedere anche a quelli provenienti da un’altra provincia. Tra l’altro in questo documento emerge con forza come l’ospedale di Latina nonostante anni di annunci e di parole non sia stato ancora trasformato in Dea di II livello. Era il giugno 2015 quando i lavori necessari per trasformare il Goretti in Dea di II livello dovevano essere conclusi. Dopo tre anni e mezzo non è accaduto nulla. Così come non è accaduto nulla sotto il profilo dell’implementazione della pianta organica o dei lavori di ampliamento indispensabili per accogliere nuovi posti letto. Zingaretti continua a fare le nozze con i fichi secchi. A moltiplicare pani e pesci tra decreti inattuabili ed inattuati che prendono solo in giro non solo tutti quei medici, infermieri, tecnici e operatori socio sanitari che tra mille sacrifici danno quotidianamente assistenza ai nostri cittadini e cercano di assicurare l’erogazione di prestazioni degne di essere chiamate tali ma anche i pazienti e le loro famiglie costretti a confrontarsi con una sanità che di eccellenza ha poco o niente. Saremmo i primi a gioire del fatto che la provincia di Latina può contare su una struttura tanto grande, moderna, tecnologicamente avanzata da diventare riferimento anche per la provincia di Frosinone. Ma teniamo i piedi per terra e sappiamo bene che, al momento e per i prossimi anni, tale previsione risulterebbe impossibile. Anche solo scrivere una cosa del genere rappresenta un’offesa per i cittadini di Latina e per quelli di Frosinone che non meritano di essere presi in giro ma di avere risposte concrete”.
SANITÀ. SIMEONE (FI): “OSPEDALE GORETTI DI LATINA RIFERIMENTO PER LA PROVINCIA DI FROSINONE. ENNESIMO SCIVOLONE DI ZINGARETTI”
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