Al termine dell’incontro avvenuto in questi giorni tra il presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone, e i rappresentanti della Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald di Roma, il consigliere ha dichiarato: “Ho avuto modo di incontrare in questi giorni i rappresentanti della Fondazione per l’infanzia Ronald McDonald e di conoscere una realtà che da quasi venti anni opera nel nostro Paese andando incontro alle esigenze di quelle famiglie costrette a confrontarsi con la malattia del proprio bimbo. La Fondazione in Italia opera in alcune città, tra cui Roma, tramite l’apertura e la gestione di strutture, collocate presso i principali centri pediatrici tra cui quella di Palidoro nel complesso dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, o tramite le cosiddette Family Room presenti nei reparti pediatrici, offrendo ospitalità e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie durante il periodo di cura o terapia, attivando progetti paralleli che contribuiscono a rendere più lieve un periodo difficile sia sotto il profilo umano che logistico. In oltre 15 anni di attività in Italia sono stati ospitati in queste strutture circa 33.000 bambini e genitori, offrendo 140.000 pernottamenti e generando un risparmio per le famiglie accolte di oltre 14 milioni di euro. Agli ospiti in Italia non viene richiesto, infatti, il pagamento di alcuna tariffa. Questo nell’ottica di agevolare sotto ogni aspetto la vita delle famiglie e dei bimbi senza perdere di vista l’obiettivo primario che è offrire servizi di qualità coniugando l’umanità con l’eccellenza delle cure. Credo che l’operato della casa Ronald di Roma, come di quelle in Italia, debbano trovare il supporto delle istituzioni che rappresentiamo al fine di aumentarne la presenza sul territorio. Oggi, infatti, un grande tema che come istituzioni dobbiamo affrontare per contribuire a ottimizzare i servizi offerti nella sanità è quello di comprendere come contribuire a migliorare la vita di chi è già costretto a confrontarsi con la malattia e il dolore che essa comporta e deve, purtroppo, fare spesso i conti con costi, soprattutto per chi è lontano dai centri di cura, altissimi. La sanità non è solo medicina fine a stessa ma è anche quel mondo complesso ed articolato con cui i pazienti e le loro famiglie si devono confrontare ogni giorno. Il nostro obiettivo è quello di prendere esempio da iniziative positive che, come in questo caso, possono essere sprone a fare di più e meglio per ampliare lo spettro dei servizi sanitari e socio sanitari ai nostri cittadini. Proprio nell’ottica di approfondire tale tematica ho intenzione di programmare al più presto, con i componenti della commissione regionale sanità, un sopralluogo nella struttura di Roma per avere un quadro preciso e verificare quali iniziative possiamo mettere in campo come Regione per moltiplicare i risultati e il modello di analoghe strutture nel resto del nostro territorio”.