SANITÀ, LA PENNA (PD): “ROCCA PASSI DAGLI ANNUNCI AI FATTI”

Sanità, La Penna (PD): “Bene la convocazione della conferenza sui servizi territoriali richiesta dai sindaci. A un anno e mezzo dall’insediamento della giunta Rocca, permangono criticità strutturali. Si passi dagli annunci ai fatti”

A quasi un anno e mezzo dall’insediamento del Presidente Rocca emerge con evidenza la difficoltà di gestione e risoluzione dei problemi in ambito sanitario.

Non esiste per temi così complessi la bacchetta magica e appaiono sconfessate le facili rivoluzioni sbandierate in campagna elettorale; permangono nodi strutturali, anche di livello generale e nazionale, su cui per troppo tempo si è speculato politicamente, che avrebbero bisogno di risposte adeguate dal Parlamento e dal Governo.

L’atto aziendale illustrato e votato nella conferenza dei sindaci negli ultimi giorni, concernente l’organizzazione della macchina amministrativa, l’offerta dell’azienda sanitaria territoriale e l’esposizione di principi e di obiettivi teorici generali, implica un’opportuna e continua azione di dialogo e di interscambio fra sindaci e Asl tesa al miglioramento dei servizi e dell’organizzazione aziendale e va tenuto in una dimensione diversa di autonomia e valutazione, permanendo diverse criticità e i presupposti per alcuni rilievi su cui terremo viva l’attenzione nei prossimi mesi.

Occorrono, invece, urgentemente una valutazione puntuale e un’azione serrata di verifica e monitoraggio su aspetti non legati in senso stretto all’atto aziendale e in particolar modo indirizzate allo stato di attuazione del piano di investimenti sulla sanità territoriale, all’analisi puntuale delle politiche di reclutamento a garanzia dell’erogazione dei servizi, allo stato dell’organizzazione della rete dell’emergenza/urgenza.

Bene hanno fatto i sindaci del PD a richiedere la convocazione urgente di una conferenza su queste tematiche.

È fondamentale comprendere le intenzioni del governo Rocca sullo sviluppo della sanità territoriale. Troppi silenzi e tante reticenze, venate di scetticismo, sull’iter degli interventi previsti dalla missione 6 del PNRR e concernenti la realizzazione di Ospedali di Comunità, Case di Comunità e Centrali Operative Territoriali per l’assistenza domiciliare; tali progettualità, nate durante la pandemia e tese al rafforzamento della capacità di presa in carico della sanità territoriale e all’alleggerimento della pressione su Ospedali e Pronto Soccorso, unite ad altre finanziate con i fondi sull’edilizia sanitaria, non possono e debbono subire ritardi e sottovalutazioni.

Diventa nodale la risoluzione delle complesse problematiche legate al reclutamento del personale; è stato annunciato da Rocca un piano di assunzioni importante, dopo avere per oltre un anno inopportunamente centralizzato e spesso rallentato qualsiasi procedura attinente ad autorizzazioni e assunzioni.

La questione, però, ruota intorno alla necessità di reclutamento di risorse umane che partecipino alle procedure, oltre alle stabilizzazioni, e alla quantificazione dell’investimento di tale personale sui servizi territoriali.

Tanti annunci e nessuna risposta, per ora, sul funzionamento e potenziamento dei PAT e sulla capacità di intervento della rete dell’emergenza sul territorio, in particolare quello periferico.

Appare altresì improcrastinabile fare definitivamente chiarezza, con trasparenza e con atti amministrativi, sull’iter di realizzazione dei nuovi Ospedali di Latina e del Golfo, su cui vi è uno stallo preoccupante.

La maggioranza di destra ha inteso respingere una mia mozione in consiglio regionale per l’istituzione di un tavolo di monitoraggio sulle procedure di realizzazione dei nuovi ospedali finanziati da INAIL; nessuna disponibilità per ora ad affrontare con condivisione e collegialità i percorsi di realizzazione di opere così fondamentali.

Allo stesso modo evidenziamo l’eccessiva confusione e la mancanza di chiarezza che si registrano sull’apertura del Centro di Alta Diagnostica a Gaeta e sull’utilizzo del personale Asl in una fase di pressione notevole e di carenza di personale sui presidi di Formia, Fondi e Terracina e concomitante con i lavori presso il Pronto Soccorso di Formia.

Sono solo alcuni dei nodi su cui incalzeremo, anche in commissione sanità, una giunta regionale litigiosa al suo interno e incline a tamponare le emergenze ricorrendo esclusivamente alla sanità privata, in un circolo vizioso in cui la riproduzione continua dell’alibi dell’emergenza rischia di diventare un modello più che una risposta transitoria.

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