SANITÀ, CONTRATTO COLLETTIVO. UIL FPL LATINA DICHIARA STATO D’AGITAZIONE

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La UIL FPL Latina – si legge in una nota -, considerato quanto emerso nell’ultima riunione con la Asl di Latina e il Direttore Generale Silvia Cavalli, tenutasi il giorno 22 maggio, comunica la propria convinzione sulla necessità di predisporre un nuovo e funzionale modello organizzativo per la Asl Latina, ovviamente finalizzato al miglioramento gestionale dei servizi sanitari e alla maggiore professionalizzazione dei suoi dipendenti.

Oltretutto, il sindacato ha apprezzato la predisposizione e illustrazione dei disciplinari presentati (regolamento/pesatura degli incarichi e regolamento per le progressioni verticali), però a tale proposito ritiene opportuno considerare anche le progressioni orizzontali tra aree e per quanto riguarda gli incarichi manca la mappatura completa e ufficiale inerente al nuovo modello organizzativo con la relativa spesa per la copertura economica.

“Dobbiamo, invece, esprimere – continua in una nota il segretario del sindacato, Giancarlo Ferrara, la nostra perplessità e rammarico riguardo le relazioni sindacali, poiché gli argomenti sopra riportati fanno parte della contrattazione decentrata e pertanto devono seguire la tempistica e le procedure sancite dall’art. 10 del CCNL. Infatti, bisogna obbligatoriamente confrontarsi sulla consistenza e ripartizioni dei fondi contrattuali relativi all’art.102 e all’art.103, ma soprattutto bisogna verificare congiuntamente la loro sostenibilità economica al fine di soddisfare ugualmente il riconoscimento degli altri istituti contrattuali quali:

  • I Differenziali Economici di Professionalità, art. 19, (ex fascia economica superiore)
  • L’art. 106 comma 3 (aumento indennità notte)
  • L’art. 44 comma 7 (aumento pronta disponibilità)
  • L’art. 107 (allargamento della platea di personale inserito nelle emergenze/urgenze per ulteriori riconoscimenti dell’indennità per l’operatività in particolari UO/servizi).

La UIL FPL Latina, in coerenza con le sue precedenti richieste e in particolar modo la nota del 19 marzo 2023 con la quale richiedeva l’inizio del confronto e presentava formalmente la propria proposta di Contratto Collettivo Integrativo Aziendale, richiede nuovamente l’avvio del negoziato per la contrattazione collettiva integrativa in ossequio all’art.10 del CCNL 2019-2021 comparto sanità pubblica.

Purtroppo, visto il perdurare del mancato avvio ufficiale della negoziazione e al fine di considerare compiutamente tutti gli istituti nonché materie contrattuali previsti dalla contrattazione decentrata e sostanzialmente perché si rischia di non applicare i diritti economici e giuridici contrattuali per l’anno in corso, il sindacato dichiara, altresì, lo stato di agitazione sindacale fino al recepimento delle nostre richieste, comprese le precedenti sollecitazioni tese al reclutamento del personale (medici, infermieri, tecnici, ostetriche, oss, ecc.) indispensabili per garantire gli standard minimi assistenziali per l’esercizio delle attività sanitarie, in ossequio alla inconfutabile e vigente legislazione.

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