Tiero (Fratelli d’Italia): “Progetti Tobia dama ed E-lisir, rafforziamo reti di sostegno sul territorio di Latina”
Inaugurati negli ospedali di Latina, Formia, Terracina, Fondi e Gaeta i progetti E-LISIR e TOBIA, percorsi innovativi volti a rafforzare il sostegno alle persone con disabilità attraverso la presa in carico personalizzata.
Massimiliano Maselli (Assessore all’inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio) ha preso parte all’inaugurazione, dichiarando: «Un giorno importante per i cittadini di Latina e della sua provincia, perché si è fatto un importante passo in avanti per accogliere e assistere, con equipe multidisciplinari formate, persone con disabilità grave o gravissima e, alcune volte, purtroppo non collaborante. Abbiamo scritto un’altra bella pagina di accoglienza e inclusione. Grazie al Progetto E-Lisir, inoltre, abbattiamo un’altra barriera, consentendo alle persone sorde di essere assistite al meglio».
Successivamente l’Assessore Maselli ha incontrato il Sindaco di Latina Matilde Celentano e l’Assessore ai Servizi Sociali Michele Nasso, aprendo un confronto sui futuri investimenti riguardanti le politiche sociali, le persone con disabilità e l’assistenza agli anziani.
Parte dal 10 giugno 2025, il nuovo servizio di tele-interpretariato in Lingua dei Segni Italiana (LIS), destinato alle persone sorde, per garantire pieno accesso e autonomia nella fruizione dei servizi sanitari e amministrativi aziendali.
Il servizio E-LISIR ha previsto l’attivazione di 30 postazioni dotate di un tablet con un’app dedicata che permette la videochiamata immediata con un interprete della Lingua Italiana dei Segni professionista ai sensi della legge 4/2013. Il progetto risponde al crescente bisogno di accessibilità e inclusione sociale, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e la normativa nazionale e regionale.
E-LISIR non è solo uno strumento tecnologico, ma una risposta concreta all’inclusione e al diritto alla salute. Il servizio rafforza il modello di sanità pubblica accessibile e universale, in cui ogni cittadino, indipendentemente dalle proprie capacità uditive, può comunicare con semplicità e dignità.
E-LISIR permette alle persone sorde di comunicare in tempo reale con il personale della ASL attraverso un interprete LIS da remoto, facilitando prenotazioni, consulti, accessi in pronto soccorso e richieste amministrative.
Il servizio è attivo h24 nei Pronto Soccorso e DEA aziendali e presso le seguenti sedi:
• URP e CUP nei distretti sanitari di Aprilia, Cisterna, Latina, Priverno, Fondi, Gaeta, Sabaudia, Sezze, Pontinia, Minturno, Itri, SS. Cosma e Damiano, Ponza, Ventotene, Cori, Latina Scalo e Borgo Sabotino;
• Presidi Ospedalieri di Latina (“S. Maria Goretti”), Terracina (“A. Fiorini”), Fondi (“S. Giovanni di Dio”) e Formia (“Dono Svizzero”);
• Dipartimenti di Salute Mentale e Prevenzione presso il Centro Direzionale di Latinafiori; L’accesso è semplice: l’utente sordo, grazie al percorso indicato dagli operatori ASL, può utilizzare
il tablet presente in sede per avviare la videochiamata con l’interprete.
E-Lisir prevede inoltre, con preavviso minimo di 24 ore, la possibilità di richiedere una modalità di prenotazione del servizio di interpretariato LIS, in particolari circostanze cliniche e ospedaliere (come pre-ospedalizzazione o consulti medici).
Il 13 maggio, la ASL di Latina ha organizzato il primo corso di formazione aziendale previsto dal servizio offerto, dal titolo “La comunicazione è nelle nostre mani”. Il corso è stato rivolto alle operatrici e agli operatori coinvolti nell’utilizzo della piattaforma E-LISIR. È stato un momento formativo importante, non solo per l’aggiornamento tecnico, ma anche per la sensibilizzazione verso una nuova visione della relazione di cura: più empatica, più rispettosa e realmente accessibile.
L’ASL di Latina ha attivato un nuovo servizio dedicato alle persone con disabilità complesse di tipo cognitivo e relazionale: si chiama TOBIA ed è un progetto innovativo per la presa in carico clinico- assistenziale personalizzata, volto a garantire un accesso equo e strutturato alle prestazioni sanitarie per utenti fragili.
Cura, ascolto e innovazione: il modello TOBIA
Il progetto nasce per rispondere all’esigenza di superare le barriere organizzative e relazionali che spesso ostacolano il diritto alla salute delle persone con disabilità. TOBIA si configura come un punto di riferimento stabile, capace di offrire accoglienza, accompagnamento e continuità di cura in un contesto sanitario a misura di persona.
Il Servizio si colloca nella rete DAMA (Disabled Advanced Medical Assistance) e, oltre a garantire l’accesso ai percorsi di diagnosi e cura delle persone con grave disabilità, persegue i seguenti obiettivi: ridurre il trauma dell’ospedalizzazione nelle persone con disabilità, diminuire il numero di accessi in ospedale (cercando di erogare il maggior numero di prestazioni in un unico accesso), ridurre gli ingressi in pronto soccorso e i ricoveri, favorire rapide soluzioni diagnostiche e terapeutiche in regime di ambulatorio e/o day hospital.
Come funziona il servizio: IL Team operativo
Il Team Operativo TOBIA rappresenta il cuore del progetto: è una squadra multidisciplinare appositamente formata per prendersi cura, in modo personalizzato e competente, delle persone con disabilità complesse. Il team ha il compito di accompagnare l’utente e la sua famiglia lungo tutto il percorso assistenziale, diventando un punto di riferimento stabile e riconoscibile.
Il primo passo è l’ascolto. Ogni persona viene accolta con attenzione alle proprie esigenze specifiche, sia sanitarie che relazionali. Viene quindi compilata una scheda personalizzata che raccoglie non solo i dati clinici, ma anche elementi comportamentali e comunicativi utili a garantire un’esperienza serena e rispettosa. Questa scheda aiuta l’équipe a programmare gli accessi in modo mirato, privilegiando orari meno affollati e prevedendo tempi più distesi.
Il team coordina inoltre i vari professionisti coinvolti – medici, infermieri, terapisti, psicologi, logopedisti e assistenti sociali – promuovendo un lavoro integrato e coerente con il profilo della persona assistita. Viene posta grande attenzione all’ambiente: gli spazi sono preparati per essere accessibili, poco rumorosi, visivamente rassicuranti e, se necessario, arricchiti con materiali di supporto come immagini o strumenti di comunicazione aumentativa.
Infine, il team rimane a disposizione anche dopo la visita o il trattamento, facilitando il follow-up, dando supporto alla famiglia e promuovendo una continuità assistenziale efficace e inclusiva.
Un nuovo modo di comunicare
TOBIA non ha cambiato soltanto l’esperienza delle famiglie, ma ha rivoluzionato anche il modo di lavorare degli operatori sanitari. Il modello introduce strategie relazionali e comunicative efficaci con pazienti non verbali o poco collaborativi, promuovendo l’adozione dell’accomodamento ragionevole: un approccio che prevede l’adattamento dell’ambiente medico alle necessità specifiche della persona, anche attraverso soluzioni flessibili e creative, come effettuare una visita in auto o in giardino. Un cambiamento culturale che mette al centro il rispetto dei bisogni e delle modalità espressive di ogni individuo.
Formazione del personale
A sostegno dell’attuazione del percorso TOBIA, la ASL di Latina ha promosso un intervento formativo dal titolo “Verso un’Assistenza Equa: Introduzione al Progetto TOBIA”, rivolto al personale sanitario già in parte formato sulle tematiche della disabilità. L’obiettivo era quello di approfondire competenze esistenti e fornire strumenti operativi concreti per un approccio realmente inclusivo.
Durante il corso sono stati affrontati temi centrali come la descrizione della rete TOBIA-DAMA, le linee di indirizzo della Regione Lazio per l’organizzazione dei percorsi dedicati, esempi di benchmarking e il funzionamento del team multidisciplinare. Si è posta particolare attenzione all’importanza di costruire percorsi personalizzati, modellati sui bisogni comportamentali, sensoriali e relazionali delle persone con disabilità complesse.
Gli operatori sanitari hanno imparato a riconoscere segnali, preferenze e fragilità individuali. È stato illustrato come alcuni pazienti non tollerino ambienti chiusi – per cui si preferisce tenere la porta aperta – oppure manifestino disagio di fronte al camice bianco, che viene quindi evitato. In alcuni casi, le visite si svolgono in piedi o in ambienti aperti, pur di rispettare i tempi e le modalità comunicative del paziente.
Sono state inoltre condivise strategie di familiarizzazione con l’ambiente sanitario: visite preliminari senza prestazioni, utilizzo di fotografie degli spazi, e spiegazioni adattate (“una TAC come una foto molto particolare”) per favorire la comprensione e ridurre l’ansia
Come funziona e dove è attivo
TOBIA parte dal contatto diretto con i caregiver e/o i familiari delle persone con disabilità, i pazienti sono principalmente persone con disabilità cognitive, come autismo, sindrome di Down o altri deficit, e spesso poco collaboranti.
Il servizio TOBIA è attivabile tramite contatto telefonico o via email, ed è attualmente operativo nelle sedi degli ospedali di Latina, Formia, Terracina Fondi e Gaeta . Il percorso assistenziale viene costruito su misura, con tempistiche e modalità adattate ai bisogni specifici dell’utente e della sua famiglia.
Per accedere al servizio occorre contattare il call center:
- Latina 0773 65553014 martedì dalle 11.00 alle 14.00
- Gaeta 0771 779018 giovedì dalle 11.00 alle 14.00 Oppure inviare una mail a tobia@ausl.latina.it
Oppure attraverso il PUA che orienta il paziente a contattare il Team operativo.
“L’accesso ai servizi sanitari deve essere garantito a tutti, senza distinzioni. I progetti Tobia Dama ed E-lisir rappresentano un modello virtuoso di inclusione, frutto della capacità di ascoltare i bisogni e di dare risposte adeguate e sostenibili, costruendo reti di sostegno forti e radicate nel territorio. Ho ritenuto essenziale essere al fianco dell’Asl e dell’assessore Maselli alla presentazione di queste due straordinarie misure. Parliamo di importanti progetti dedicati alle persone più fragili, e che permettono di accogliere e assistere nel modo più appropriato coloro che vivono con una disabilità, offrendo loro un trattamento di accoglienza attento ed efficace.
La Regione Lazio ha tra i suoi principali obiettivi in campo sanitario, quello di promuovere l’assistenza alle persone con disabilità complesse attraverso una serie di azioni concrete. Ogni struttura ospedaliera non solo deve garantire un ambiente idoneo, ma deve altresì contare su un team specializzato che si prefigge di erogare la migliore assistenza sanitaria e socio-sanitaria ai pazienti che, per loro natura, presentano fragilità. Ringrazio l’assessore Massimiliano Maselli ed il direttore generale dell’Asl Sabrina Cenciarelli per la sinergia creata su questi progetti concreti che rappresentano una svolta importante sul fronte dei diritti dei più bisognosi. Al centro mettiamo le persone, gli individui e le famiglie. E posso assicurare gli utenti che proseguiremo su questa strada d’eccellenza intrapresa dal momento del nostro insediamento”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, membro della commissione Sanità e politiche sociali, nonché presidente della commissione Sviluppo economico ed Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.