SAN GIOVANNI DI DIO, MASCHIETTO: “NON CI ARRENDEREMO, L’OSPEDALE MERITA DI PIÙ”

Nuova audizione per il sindaco di Fondi in commissione Sanità. Maschietto: “Pronto ad altri cento confronti. Non ci arrenderemo, il “San Giovanni di Dio” merita di più”

Prosegue incontro dopo incontro, tra audizioni, commissioni e conferenze, l’impegno per restituire al “San Giovanni di Dio” servizi, personale e risorse.

Ieri il primo cittadino Beniamino Maschietto, in rappresentanza anche dei colleghi Federico Carnevale di Monte San Biagio e Fernando Magnafico di Lenola, il vice sindaco di Itri Giuseppe De Santis, il presidente del Consiglio comunale di Fondi nonché referente dell’Associazione “Terzo Millennio” Giulio Mastrobattista e i rappresentanti del comitato “Pro Ospedale”, hanno preso parte alla commissione regionale Sanità convocata dalla presidente Alessia Savo.

In attesa della nomina del nuovo manager della Asl di Latina, il sindaco Maschietto, così come il presidente Mastrobattista e le altre realtà associative presenti, hanno ribadito le criticità e, soprattutto, le priorità dell’ospedale: potenziamento del pronto soccorso e del reparto di medicina, assunzione di nuovo personale, in primis anestesisti e medici, e attivazione del day surgery.

Tra gli aspetti positivi della seduta di ieri, la presa di coscienza da parte dei commissari regionali delle potenzialità dell’ospedale di Fondi, una struttura grande e moderna, ubicata in un punto strategico del territorio provinciale che, in sinergia con il “Fiorini”, potrebbe rappresentare un prezioso presidio centrale. Concetto valido sia nella quotidianità, considerando i numeri di “Ostetricia e ginecologia”, che d’estate, quando l’utenza cresce esponenzialmente.

“Gutta cavat lapidem – ha commentato il sindaco Beniamino Maschietto ricorrendo ad una locuzione latina per ribadire il suo impegno – sono pronto a ripetere altre cento volte quanto esposto ormai in ogni possibile sede. Devo dire che ieri ho percepito una forte presa di coscienza delle criticità esistenti, non solo in relazione al pronto soccorso e al personale, ma anche per quanto riguarda la medicina e le, quanto meno discutibili, modalità di “arruolamento” di medici al pronto soccorso. Abbiamo bisogno, al contrario, di professionisti validi, stabili e presenti, che abbiano a cuore il proprio lavoro, il prossimo e l’ospedale. Ringrazio ancora una volta il presidente Rocca e coloro che, a tutti i livelli e colori politici possibili, stanno prendendo a cuore la nostra causa. La pazienza e la diplomazia premiano sempre, continueremo, goccia dopo goccia, a ribadire il concetto e a lottare per la sanità locale”.

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