Dalla Regione Lazio, a firma del consigliere Enrico Forte (PD), arriva un’interrogazione per fare luce su una delibera del Comune di San Felice Circeo sulla rigenerazione urbana, che ha previsto l’adozione di importanti varianti urbanistiche.
Il punto è, secondo il consigliere Dem (“Si faccia chiarezza sulla delibera comunale”), che il Comune non avrebbe inviato alla Regione la delibera che, invece, trattando varianti urbanistici di una certa rilevanza, avrebbe dovuto essere inviata anche all’assessorato regionale di area.
“La rigenerazione urbana è una enorme possibilità per gli enti locali, e non solo, che vogliono recuperare ed efficientare il patrimonio edilizio. Esistono regole che vanno rispettate, nella cornice della legge regionale che la definisce. Risulta che un Comune pontino abbia approvato una delibera che conterrebbe varianti importanti, ed occorre pertanto verificare se vi sia stato il dovuto confronto tra comune ed ente regionale.
Sulla vicenda, ho protocollato in consiglio regionale una interrogazione a risposta immediata per capire in che modo il comune di San Felice Circeo si era confrontato con gli uffici regionali per costruire il documento, così come dichiarato dal delegato del sindaco in sede di consiglio comunale e per sapere se la delibera sia stata già trasmessa agli uffici regionali”. Lo dichiara nella nota stampa Enrico Forte.
Di seguito alcuni passaggi dell’interrogazione:
“In data 25/06/2019 il comune di San felice Circeo ha approvato la delibera n. 34 avente ad oggetto: “Legge regionale n.7 del 18.07.2017 recante “disposizioni per la rigenerazione urbana ed il recupero edilizio”: a) individuazione degli ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio di cui all’art.3 della legge regionale; b) individuazione degli ambiti di per programmi di rigenerazione urbana di cui all’art.2 della legge regionale; c) modalità operative in merito al cambio di destinazione d’uso degli edifici ai sensi dell’art.4 della legge regionale; d) modalità operative in merito alla incentivazione degli interventi di miglioramento sismico e di efficientamento energetico degli edifici di cui all’art.5, della legge regionale; e) modalità operative per la definizione delle procedure di partecipazione di cui all’art.3, comma 5, della legge regionale; f) modalità operative per regolamentare l’applicazione dell’art.28 bis del d.p.r. n.380/01 e dell’art. 1 ter della legge regionale n.36/87”.”
“Questa delibera che si richiama alla legge regionale per la rigenerazione urbana – spiega Forte – prevede l’adozione di importanti varianti urbanistiche e, da quanto appurato personalmente presso gli uffici regionali preposti, sembra che il Comune di San Felice Circeo non abbia mai inviato all’Assessorato Regionale all’Urbanistica tale deliberazione, né che abbia avuto contatti e concordato scelte con l’Assessorato all’Urbanistica”.