SAN FELICE, CHIESA DELL’IMMACOLATO CHIUSA DA 6 MESI. IL FORTINO SCRIVE AL VICARIO DI BERGOGLIO

Chiesa dell'Immacolata, San Felice
Chiesa dell'Immacolata, San Felice

La chiesa dell’Immacolata di San Felice Circeo chiusa da settembre 2020: l’Associazione “Il Fortino” ha inviato una lettera al cardinale Angelo De Donatis

Una lettera al Vicario De Donatis da parte del Presidente de Il Fortino Giulio Schisani per richiamare l’attenzione sul caso della Chiesta dell’Immacolata. “abbiamo scritto alla Proprietà, ovvero la Diocesi di Roma. Il Vescovo della Diocesi di Roma è Sua Santità il Papa. Ci siamo quindi rivolti al suo Vicario, il Cardinale Angelo De Donatis, che è stato molto presente nella chiesa dell’Immacolata“.

LA LETTERA – “Siamo una piccola Associazione di San Felice Circeo. Come da statuto l’ Associazione Il Fortino – apartitica e senza scopo di lucro – intende operare per la salvaguardia, la protezione e l’uso ottimale del patrimonio naturale, paesaggistico, culturale, architettonico e archeologico del Circeo.
La nostra storia risale alla fine degli anni ’80, sempre contraddistinta per l’assoluta indipendenza ed autonomia politica. Oggi contiamo 351 soci.
Abbiamo avuto tra i nostri soci, personaggi di rilevanza nazionale (Alberto Moravia). Ci rivolgiamo a Lei, a nome dei nostri iscritti e dei cittadini che riteniamo di poter rappresentare in questa istanza, per manifestarLe la nostra più viva preoccupazione per la circostanza che vede la stupenda Chiesa dell’Immacolata, molto amata dagli abitanti del Circeo, chiusa dal mese di settembre del 2020.
Le notizie a noi pervenute riguardanti la motivazione di tale chiusura rimandavano ad imminenti lavori di restauro, ristrutturazione e consolidamento da effettuarsi su tutto il complesso. Lavori che ad oggi non sono ancora iniziati.
Sappiamo che la proprietà della chiesa, con convento e villa sul Monte Morrone, apparteneva alle Suore Benedettine di Priscilla fino a pochi anni fa, quando, per “atto di donazione” la proprietà è passata alla Diocesi di Roma.
La signora che attualmente custodisce la chiesa, e ci risulta ne sia anche la responsabile, davanti alla richiesta di diverse persone che chiedevano notizie sulla prolungata chiusura del tempio, ha fornito risposte generiche e tutt’altro che tranquillizzanti, lasciando intendere che ultimati i lavori, che comunque dureranno genericamente “anni”, ci saranno cambiamenti.
È probabilmente superfluo, ma lo facciamo con molto rispetto, sottolineare a Lei l’importanza che ha per tutta la cittadinanza di San Felice Circeo tale edificio di culto;  non solo dal punto di vista culturale (architettonico e storico-artistico, peraltro unico esempio di architettura Mediterranea  al Circeo realizzato dell’Arch. Clemente Busiri-Vici, che vi ha impresso, nelle forme architettoniche e nell’uso del colore, la sua massima espressione creativa), ma per quello che la chiesa rappresenta per generazioni intere di sanfeliciani che da oltre cinquant’anni lì si sposano, hanno ricevuto battesimo, comunione e cresima, la frequentano abitualmente nelle messe domenicali e nelle celebrazioni più importanti dell’anno, da oltre 30 anni con un proprio coro stabile.
Tutto ciò lo possiamo affermare non solo per la popolazione dei residenti, ma anche per coloro che per decenni sono venuti in villeggiatura nel territorio del Circeo.
Desideriamo inoltre portare a Sua conoscenza, a conferma dell’attaccamento della popolazione locale alla chiesa dell’Immacolata, che la costruzione delle medesima fu realizzata interamente da operai sanfeliciani, per volere di Italo Gemini, con il benestare dell’On. Giulio Andreotti che vi partecipò all’inaugurazione e successivamente, durante molti anni a seguire, alle celebrazioni domenicali.
Sul nostro sito potrà prendere visione del video dell’inaugurazione, del 20 giugno 1954 https://youtu.be/WJci1Jhm4ho .  La visione di questo film esprime il significato che la chiesa ha sempre avuto per la nostra popolazione.
Per i motivi sopra esposti, riteniamo che la Chiesa dell’Immacolata costituisca parte integrante del patrimonio di San Felice Circeo, nonché punto di riferimento spirituale e materiale per tutta la nostra comunità.
La nostra preoccupazione è che al termine di questi lunghi lavori, di cui non conosciamo natura e consistenza, che interesseranno anche il convento annesso, la struttura non sia più nella piena disponibilità della popolazione, come non lo è da Settembre del 2020.
Pur rispettosi delle Vostre istanze, quali privati proprietari del bene, riteniamo che le sorti della chiesa e del patrimonio immateriale che essa rappresenta per i nostri concittadini, rientri tra le finalità della nostra Associazione e pertanto siamo a chiederVi, anche a nome dei cittadini che riteniamo di poter rappresentare, un cortese riscontro, augurandoci che l’edificio di culto possa essere riaperto nuovamente (anche con le parzialità del caso) per la celebrazione delle funzioni religiose, o per andare a cercare quell’attimo di silenzio e raccoglimento che può evocare uno spazio così speciale”.

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