Al “San Benedetto – Einaudi – Mattei” il talk “Una di noi”: studenti protagonisti con UNICEF
Martedì 25 novembre 2025, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Aula Magna della sede San Benedetto si “vestirà di rosso” e ospiterà l’evento finale del progetto UNICEF per un importante momento di confronto e riflessione dedicato agli studenti e alla comunità scolastica.
Il cuore dell’iniziativa sarà il talk “Una di noi”, moderato dal portavoce UNICEF, che guiderà un dialogo aperto e partecipato sul tema della violenza di genere. Durante la mattinata gli studenti non saranno semplici spettatori: diventeranno protagonisti attivi, intervenendo nel dibattito e collaborando alla costruzione del format, in un’esperienza che unisce consapevolezza, educazione civica e responsabilità sociale.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di UNICEF Italia, per permettere a tutta la comunità di seguire e condividere il momento di riflessione. Il progetto, curato dalla Prof.ssa Sonia De Sanctis, si inserisce nel contesto delle “Officine UNICEF Young Mobile”, il format itinerante che porta il dibattito sui diritti direttamente nelle scuole, dando voce agli studenti come veri protagonisti. Le “Officine” nascono con l’obiettivo di promuovere una cultura dei diritti, ascoltando e attivando i giovani intorno a temi cruciali come la non discriminazione, la partecipazione civica e l’educazione ai diritti umani.
A commentare il valore dell’iniziativa è il Dirigente scolastico, Prof. Ugo Vitti, che sottolinea: “La scuola ha il compito di educare al rispetto, alla dignità e alla libertà. In giornate come questa si rinnova la nostra responsabilità di formare cittadini consapevoli, capaci di riconoscere le radici della violenza e di contrastarla attraverso la cultura, la parola, l’ascolto. Ogni studente che partecipa, riflette e assume un ruolo protagonista rafforza ulteriormente la nostra missione educativa: formare giovani capaci di scegliere il rispetto come strada quotidiana”.
Un incontro che vuole lasciare un segno indelebile: perché la consapevolezza e il rispetto reciproco sono i primi passi per costruire una comunità libera dalla violenza e fondata sulla dignità di ciascuno.
