SALVINI IN COMIZIO A SABAUDIA MA LE ELEZIONI ANTICIPATE SONO UNA BUFALA

salvini a sabaudia

Dopo l’annullamento del Beach Party mattutino in stile jovanottesco, Matteo Salvini è atteso stasera 7 agosto 2019 alle 21 in Piazza del Comune a Sabaudia, in qualità di anchor man della Lega e non di certo nelle vesti di Ministro dell’Interno.

«Vedremo a breve, anche prima di settembre» ha dichiarato al termine di una conferenza stampa di ieri, 6 agosto, per rispondere ad una domanda sull’ipotesi delle elezioni anticipate. Dal punto di vista della veridicità delle informazioni dire quanto ha affermato Matteo Salvini, Ministero dell’interno, c’è da dire che è una grande e grossa bufala.

Mettiamo il caso che oggi, 7 agosto 2019, si aprisse una crisi di governo a seguito della spaccatura nella maggioranza dovuta alle mozioni TAV votate oggi al Senato, le Camere non potrebbero essere sciolte nell’immediato o oggi stesso perché il Presidente della Repubblica può decidere di rinviare nuovamente il Governo alle Camere per la verifica della sussistenza del rapporto fiduciario in entrambi i rami del parlamento o nominare un Governo-bis o nominare un nuovo Presidente del Consiglio, prima di scegliere la 4° ipotesi di azione del Presidente della Repubblica, ossia la via della chiamata alle urne

Mettiamo il caso che Mattarella, vagliate le altre opportunità, optasse per l’indizione di nuove elezioni: tra i vari adempimenti da soddisfare per il lancio di una vera e propria corsa alle elezioni, il primo riguarda il deposito presso il Ministero dell’interno del contrassegno delle liste “non prima delle ore 8 del 44º giorno e non oltre le ore 16 del 42º giorno precedente quello della votazione”, cioè non è tecnicamente possibile andare ad elezioni prima di 42 giorni dallo scioglimento delle camere, ricordando che è la quarta ipotesi a disposizione del Presidente della Repubblica in caso di crisi di governo.

Fantasticando, quindi, se l’intenzione fosse proprio quella di andare a nuove elezioni la prima data utile potrebbe essere non prima della fine di ottobre/inizi di novembre, niente settembre né tanto meno nessun “anche prima. Dopo un’elezione, inoltre, dovrebbero essere considerati altri tempi tecnici necessari all’insediamento delle nuove Camere (una ventina di giorni) seguite dalle votazioni per l’elezione dei Presidenti di ogni ramo del Parlamento e le successive votazioni per individuare le altre figure tecniche di rappresentanza politica, fondamentali per il funzionamento del Parlamento. Ulteriore passaggio è quello che riguarda l’avvio delle consultazioni per il nuovo Presidente del Consiglio, il quale, una volta nominato dal Presidente della Repubblica, gli sottoporrà la rosa di nomi dei Ministri che vorrebbe facessero parte del futuro Governo. Scelti i Ministri, giuramento al Quirinale, il Governo in carica chiede la fiducia ad entrambe le Camere. Infine si eleggono Presidenti, Vicepresidenti e i Segretari delle Commissioni parlamentari.
Vale a dire che, illudendosi della celerità di certi ambiti, per fine novembre il parlamento potrebbe essere operativo.

Giuramento dei Ministri dell Governo Conte, 1° giugno 2018

Da settembre/ottobre a dicembre, ogni anno il Senato e la Camera dei deputati si occupano della discussione e approvazione con 4 passaggi (due alla Camera alta e due a quella bassa) della Legge Finanziaria (ex stabilità e/o bilancio), perché è con questo mega provvedimento che vengono programmate, per essere dispensate durante l’anno successivo, tutte le finanze che servono al funzionamento di questo Paese.

Pensare di occupare il tempo che ogni anno si dedica alla redazione della Legge Finanziaria da parte degli uffici governativi e il suo vaglio e approvazione in ambito parlamentare per andare ad elezioni anticipate significa che per i contendenti politici che parlano di questa ipotesi, come in questo caso Matteo Salvini, hanno come primo scopo quello di mostrare i muscoli per studiare le azioni degli alleati di Governo. Ci sarà almeno qualcuno che ventila l’improbabile ipotesi che il bilancio dello Stato può essere approvato anche in modalità provvisoria: avete presente avere un budget per fare delle spese e degli investimenti ma col vincolo che potrete fare solo acquisti o investimenti per un dodicesimo della vostra capacità finanziaria? Questo è l’esercizio provvisorio, peggio che andar di notte.

Farò i dispetti a chi sarà cattivo, e sarò buono con chi mi dice bravo!

Quindi, quel “vedremo a breve, anche prima di settembre” come risposta di Matteo Salvini alla domanda sulle elezioni anticipate o è da considerarsi come la smargiassata detta da un ignorante che non conosce le tempistiche burocratico-politiche minime o è una parafrasi dei versi “farò i dispetti a chi sarà cattivo, e sarò buono con chi mi dice bravo! o è una bufala detta da chi vuole prendere per il naso un sacco di persone perché le ritiene capaci di bersi qualsiasi baggianata.

Chi andrà stasera a Sabaudia, provi a chiedere a Salvini quale è la sua priorità: agire nell’interesse del suo partito o dello Stato, andare ad elezioni in questo momento o assicurare il funzionamento della cosa pubblica almeno in questa fase dell’anno, perché così non è mai stato in tutta la storia della Repubblica italiana dal 1948 ad oggi.

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