Postazioni di salvataggio sul lungomare, l’assessore Di Cocco: massima trasparenza, collaborazione istituzionale e piena tutela della pubblica sicurezza
“In merito alle dichiarazioni diffuse dal capogruppo di Latina Bene Comune Dario Bellini e il vice segretario del movimento Alessio Ciotti riguardanti la presunta insufficienza del servizio di salvataggio lungo il litorale del Comune di Latina, ritengo doveroso intervenire per ristabilire la verità dei fatti, ribadendo con fermezza il lavoro svolto nel pieno rispetto delle normative vigenti, in coordinamento con gli enti competenti e con un’attenzione costante alla sicurezza dei cittadini.
Prima di ogni altra considerazione, è bene ricordare che l’ufficio Demanio comunale si interfaccia, per regolamento e prassi consolidata, esclusivamente con l’ente titolare dell’autorità marittima, vale a dire la Capitaneria di Porto. Ogni decisione in materia di sicurezza balneare, distribuzione delle postazioni e organizzazione del servizio di salvataggio è stata presa in stretta sinergia con la Capitaneria, come attestato dai verbali ufficiali sottoscritti.
In caso di inadempienze, la responsabilità ricade esclusivamente sulla società aggiudicataria, che sarà chiamata a rispondere dei propri obblighi contrattuali. L’amministrazione comunale, in tal senso, non farà sconti a nessuno. Pertanto, ogni scelta è il risultato di un confronto tecnico e istituzionale, e non – come talvolta si lascia intendere – di valutazioni arbitrarie o unilaterali da parte dell’amministrazione comunale.
La configurazione attuale delle postazioni di salvataggio risponde a criteri precisi e condivisi, basati sullo storico degli interventi di emergenza degli anni passati, sull’affluenza media di bagnanti, con particolare attenzione alle fasce più fragili (anziani e bambini) e sulle condizioni morfologiche e le correnti marine, in particolare nei pressi dei pennelli e dei tratti di costa più esposti.
Il litorale comunale è stato diviso in due macro-tratti operativi, con la seguente distribuzione: nel tratto B, da Rio Martino a Capo Portiere sono presenti tre postazioni. Due fisse, presso la discesa PUA n. 09 e la discesa PUA n. 18 e una postazione mobile alla discesa PUA n. 13, dotata di mezzo nautico e terrestre, con corridoio di lancio e atterraggio, attiva durante l’intero orario di balneazione e in grado di coprire con rapidità tutto il tratto in questione.
Nel tratto A, da Capo Portiere a Foce Verde, sono presenti 13 postazioni fisse, di cui una come migliorativa rispetto al minimo previsto dal capitolato. Le postazioni sono distribuite lungo tutta la costa e collocate in punti ad alta frequentazione e storicamente più esposti a interventi di soccorso.
Risulta quindi scorretto, oltre che irresponsabile, parlare di carenze nel servizio di salvataggio. Va sottolineato inoltre che i chioschi presenti sul lato B del litorale sono obbligati per regolamento a garantire la presenza di personale addetto al salvataggio, contribuendo quindi a una copertura più ampia e strutturata.
È stata creata una centrale operativa con un sistema di controllo continuo e di monitoraggio costante del servizio stesso, sempre in condivisione con la Capitaneria di Porto. Un vero e proprio “ufficio virtuale” di coordinamento tra professionisti necessario a gestire le Emergenze nel modo più efficiente e tempestivo possibile. Collaboreranno nella centrale Operativa Professionisti Qualificati in: medicina
infermeria, gestione delle emergenze, ingegneria, Croce Rossa, Protezione Civile, Associazioni di volontariato di protezione delle persone con disabilità psico/fisica. Sono stati messi a disposizione:
numero utenza dedicata alle segnalazioni di emergenza, numero utenza dedicata alle segnalazioni connesse a emergenze/problematiche ambientali e per fornire supporto alle persone con disabilità e/o ridotta capacità psico-fisiche.
Inoltre, con l’utilizzo della tecnologia, potremmo avere un costante monitoraggio delle attività e degli interventi. È operativo un efficiente sistema di comunicazione multiutenza e simultaneo che offre anche uno strumento di geolocalizzazione continuo di tutte le utenze connesse e la possibilità di visualizzare su mappa immediatamente la posizione di chi emette la singola comunicazione in modo da poter visualizzare istantaneamente il posizionamento della emergenza connessa alla chiamata. Il servizio si avvale, infatti, un monitoraggio con braccialetti GPS.
Vista questa concretezza e le accuse di avere un servizio scarno e vetusto, mi domando, quale migliorie e quali capacità d’innovazione sotto l’amministrazione Coletta sono state portate al settore del Salvamento durante la loro amministrazione?
L’affermazione secondo cui il servizio sarebbe insufficiente appare dunque come un tentativo maldestro di gettare discredito sull’operato dell’amministrazione e soprattutto rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di tutti gli operatori del salvamento, siano essi attivi nelle spiagge libere o presso i lidi in concessione, che ogni giorno prestano servizio con professionalità e dedizione, spesso in condizioni difficili. A loro va il nostro ringraziamento e le nostre più sincere congratulazioni, anche per aver tratto in salvo più di una persona nei giorni scorsi sul lungomare.
È importante ricordare – e forse non tutti ne sono a conoscenza – che le postazioni attualmente in funzione sono state dimensionate anche in funzione del rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro. Questo ha comportato un inevitabile aumento dei costi, che non poteva essere ignorato in fase di gara e affidamento del servizio.
Garantire i diritti dei lavoratori, compresi quelli impegnati nel salvamento, è per questa amministrazione un principio non negoziabile. Chi pensava di poter eludere questi obblighi si è evidentemente rivolto alle persone sbagliate. Forse il consigliere Dario Bellini non è al corrente che i contatti Nazionali devono essere rispettati?
Nonostante ciò, l’obiettivo è quello di lavorare già da ora per potenziare ulteriormente il servizio nella prossima stagione estiva, compatibilmente con le risorse disponibili.
Accanto all’attività ordinaria, l’amministrazione sta valutando la possibilità di introdurre nuove iniziative di carattere informativo e preventivo per scoraggiare comportamenti pericolosi in mare. Troppo spesso, infatti, si assiste a situazioni in cui la bandiera rossa viene ignorata, o si entra in acqua nonostante siano in corso allerte meteo o condizioni proibitive.
La tutela della pubblica incolumità non può essere lasciata all’irresponsabilità individuale, occorre la giusta consapevolezza dei rischi e promuovere comportamenti responsabili, anche attraverso campagne di sensibilizzazione, avvisi mirati e presidi informativi sul territorio.
L’amministrazione comunale respinge con fermezza ogni tentativo di strumentalizzazione politica su un tema così delicato come quello della sicurezza balneare. Il servizio di salvataggio lungo il litorale di Latina è stato costruito con metodologia, trasparenza e competenza, in pieno rispetto delle normative vigenti e con la collaborazione delle autorità competenti. Restiamo aperti al confronto costruttivo, ma non accetteremo campagne di disinformazione che rischiano solo di alimentare confusione e sfiducia nei confronti di chi lavora quotidianamente per proteggere vite umane”.
Così in una nota l’assessore alla Marina Gianluca Di Cocco, in merito agli articoli riportati dalla stampa sulle presunte inadempienze del servizio di salvamento sul lungomare di Latina.