SALVAGUARDIA DI BILANCIO, LBC BOCCIA CELENTANO: “È UN INGANNO POLITICO”

Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune
Il gruppo consiliare di Latina Bene Comune

“Altro che atto tecnico: è un inganno politico. La giunta Celentano scarica il caos sui cittadini”

Oggi in Consiglio Comunale era in discussione una delibera fondamentale per la tenuta economico-finanziaria del Comune: la salvaguardia di bilancio.

“Una delibera presentata come un atto tecnico, neutro, inevitabile. Ma è una narrazione falsa e fuorviante. Non siamo di fronte a un passaggio tecnico. Siamo di fronte a una scelta politica precisa, che nasconde responsabilità evidenti e gravi errori di gestione.

Quando non si approvano per tre anni di seguito i bilanci di previsione di una azienda a committenza pubblica bloccandone di fatto le attività programmatorie per così tanto tempo e si permette, in una città che per 30 anni è rimasta ferma  sulla doverosa raccolta differenziata dei rifiuti, si permette l’esatto contrario, ovvero che si  paghino  solo per il 2024 oltre 700.000€ in più rispetto all’anno precedente per il conferimento della frazione indifferenziata alla Rida Ambiente di Aprilia, si fa una scelta politica precisa che incoraggia la città a produrre maggiori tonnellate di rifiuti indifferenziate a tutto vantaggio di quei privati che di quel tipo di frazione si occupano.

Quando si ignora il bilancio approvato di una società partecipata pubblica come ABC per basarsi su dati vecchi e superati, si compie una scelta politica. Quando si impone all’azienda una riduzione retroattiva delle risorse, senza contratto aggiornato e senza un piano industriale condiviso, si compie una scelta politica.

E quando si decide quali servizi garantire e quali sacrificare, si fa politica. E si assumono responsabilità pesanti. Questa delibera si fonda su dati non aggiornati: il preconsuntivo di marzo 2025 indicava un utile di appena 8.000 euro, mentre il bilancio approvato da ABC certifica un utile reale di oltre 690.000 euro.

Perché questo dato non viene considerato? Perché si costruisce un atto così delicato su basi superate e parziali? Ci è stato detto che la riduzione del corrispettivo ad ABC da 17,6 a 17 milioni è “neutra”. Ma non lo è affatto: è una forzatura contabile, senza contratto firmato, senza aggiornamento del PEF, che scarica sull’azienda le incertezze dell’amministrazione.

E ancora più grave: in aula il Presidente della Commissione Bilancio ha dichiarato che se si fosse riconosciuto ad ABC il reale utile di 680.000 euro, non si sarebbe potuta finanziare la CAA – Comunicazione Aumentativa Alternativa – se non togliendo quei fondi da un’altra parte. Questa ammissione conferma in modo inequivocabile che si tratta di scelte politiche, non tecniche. Scelte che decidono chi può aspettare, e chi no.

Chi riceve risposte, e chi viene lasciato indietro. È inaccettabile mettere in contrapposizione l’assistenza alle persone con disabilità e la raccolta dei rifiuti. I servizi essenziali vanno garantiti a prescindere. E se le risorse sono poche, si stabiliscono delle priorità. Ma l’Amministrazione Celentano ha fatto scelte diverse: quasi 400.000 euro per il restyling del centro storico a fronte dei 140.000 previsti; 51.000 euro per il Festival della Storia, con una media di 30 spettatori a incontro; 40.000 euro per un palco in piazza e 40 mila euro per aprire e chiudere l’isola pedonale davanti all’intendenza di finanza .

E poi si afferma che “mancano i soldi” per i servizi sociali? Il non governo della città ci sta portando allo sbando. Siamo sommersi dai rifiuti, mentre le tensioni sociali sono sempre più visibili. I servizi sociali sono al collasso, e l’assistenza scolastica per gli alunni con disabilità è finita  in un limbo organizzativo che conosciamo bene, fatto di ritardi, incertezza e frammentazione. In questo contesto si continuano a deliberare atti amministrativi viziati e potenzialmente illegittimi, che minano la credibilità dell’ente. Siamo davanti a un fallimento totale: politico, amministrativo, organizzativo.

Un fallimento che ha un nome e un cognome: la Giunta Celentano. I consiglieri comunali di Latina Bene Comune non ci stanno. Abbiamo votato contro questa delibera perché non intendiamo essere complici di un disastro annunciato, né accettare narrazioni false per giustificare l’incapacità politica. Latina merita un’amministrazione all’altezza. Questa non lo è”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali di Latina Bene Comune, Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton.

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