Come non detto. Quando ormai la scelta dell’amministrazione comunale di Formia sembrava chiara e irreversibile, ora tutto pare essere tornato in discussione. Stiamo parlando della procedura concorsuale per l’assunzione di un funzionario amministrativo categoria D3 al Comune. Dopo la controversa vittoria di Cristina Melazzo che abbiamo già più volte raccontato, entrata a far parte stabilmente dell’organico comunale, nella medesima graduatoria, al secondo posto, si piazza anche Eloisa Colozzo, fidanzata del figlio della comandante dei vigili urbani di Formia Rosanna Picano, e pure di questo abbiamo già detto. Ma l’amministrazione Villa decide di ricorrere alla mobilità per individuare un nuovo profilo da inserire in organico, da reperire però all’interno della pubblica amministrazione, con la logica del contenimento della spesa pubblica, e non assumendo nuovo personale pubblico (come indica il d.lgs 165 del 2001).
In 16 vengono selezionati per il posto al Comune di Formia, di cui 2 risultano vincitori, un uomo e una donna. Il primo proveniente dal Comune di Marano in Provincia di Napoli, la seconda dall’Asl di Latina. Entrambi però non ottengono il nulla osta dal rispettivo ente dove sono in servizio e quindi la procedura per la mobilità non può avere nessun vincitore. Resta solo da formalizzare il diniego degli enti di provenienza con i rispettivi nulla osta messi nero su bianco. I giochi sono quindi tutt’altro che chiusi e ora la nuora della comandante dei vigili torna prepotentemente in partita e a questo punto diventa lei la favorita per vincere il concorso D3.
Un fatto che chiaramente non poteva non lasciare conseguenze politiche. Conseguenze che in verità c’erano già state. In effetti della questione si è ripetutamente occupato in tono fortemente critico rispetto alle scelte prese dall’amministrazione, un componente eccellente della stessa maggioranza e dell’area politica del sindaco Villa, ovvero il coordinatore della lista Formia Città in Comune Enrico D’Angelis, ruolo dal quale si è dimesso a metà aprile. Prima di allora e subito dopo, però, D’Angelis aveva per ben due volte affrontato l’argomento con lunghi e criptici post sulla sua pagina Facebook relativi al concorso in questione. Un tema dunque molto caro a D’Angelis che non pare essersi occupato così spesso e così a fondo di altre questioni. Ma se Atene piange Sparta non ride, perchè nella fin troppo eterogenea maggioranza formiana, altri esponenti hanno intanto mostrato tensione e nervosismo per il motivo esattamente opposto, perchè a qualcuno non è piaciuta la chiusura della mobilità che può essere evidentemente il preludio all’assunzione della Colozzo, in una graduatoria, a questo punto, davvero “maledetta” … e che va in scadenza fra sei mesi.