SALE SUL TETTO E MINACCIA DI SUICIDARSI PER LA DISPERAZIONE: SALVATO DOPO 10 ORE

Dopo dieci ore, l’uomo salito sul cornicione stamani è stato convinto a scendere: salvato da Carabinieri e Vigili del Fuoco

Ci sono volute circa 10 ore per salvare l’uomo che da stamani, 8 gennaio, alle ore 9, era salito sul tetto di un palazzo che si trova in corso Matteotti, centro di Latina. Il tetto è situato sulla stessa palazzina dove abita con la madre.

53 anni, di Latina, l’uomo è salito sul tetto a causa di una situazione di disperazione che vive da tempo, non avendo un lavoro e facendo fatica ad andare avanti. Disoccupato e con il rischio di essere sfrattati con la madre, il 53enne ha deciso di salire sul tetto del palazzo sotto lo sguardo della madre novantenne che più volte ha tentato di richiamarlo per farlo scendere.

Da qualche l’uomo ha perso il lavoro che svolgeva con la sua impresa di pulizia ed è in cura presso il Dipartimento di salute mentale dell’Asl di Latina, per criticità psichiche.

Sin dalla mattina sono intervenuti i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. In particolare, i militari dell’Arma, tramite i loro mediatori, si sono avvicinati all’uomo, cercando di farlo scendere. Un lavoro accurato, sensibile, che è durato per una giornata intera, tanto che il tratto di strada di Corso Matteotti, da Via Milazzo a Viale XVIII Dicembre è stato transennato e chiuso al traffico dagli agenti di Polizia Locale. Una decisione necessaria per questioni di sicurezza e per permettere alle forze dell’ordine di avere la massima tranquillità nel parlare all’uomo.

Sul posto sono arrivati, nel pomeriggio, anche la sindaca di Latina Matilde Celentano e l’assessore ai servizi sociali, Michele Nasso. Presente sul posto anche il Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Latina, Salvatore Pascariello.

Alla fine l’uomo si è deciso a scendere dal tetto del palazzo grazie all’opera di mediazione dei Carabinieri che lo hanno bloccato dopo essersi avvicinati ed è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118, in considerazione dello choc che ha provocato in lui questo gesto.

“In un breve lasso temporale – spiega una nota dell’Arma – è stato implementato il dispositivo con personale della Compagnia Carabinieri di Latina e della dipendente Stazione capoluogo, Comandanti in testa, nonché attraverso l’intervento del Comandante del Reparto Operativo, nella qualità di incident commander e del team di negoziatori del Comando Provinciale Carabinieri di Latina, che hanno proseguito la negoziazione inizialmente avviata da personale della Stazione di Latina, unitamente a personale della Polizia Ferroviaria di Formia, in transito.

I negoziatori del Comando Provinciale Carabinieri di Latina, dopo circa dieci ore di trattative, operando in piena sicurezza e con il prezioso contributo di personale dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Latina, hanno tratto in salvo il 53enne, facendolo desistere dall’insano gesto. Subito dopo, l’uomo è stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Latina, per i controlli del caso, da personale del 118 presente sul posto per tutta la durata dell’intervento”.

La sindaca, a latere di una giornata lunga e faticosa, ha spiegato che per l’uomo sarebbero state trovate le soluzioni per risolvere i problemi di casa e lavoro. La nuova casa, che sarà data come alloggio in custodia, si trova in centro città e sarà resa ben presto abitabile dal Comune stesso. La stessa società che tramite i legali ha notificato lo sfratto all’uomo e alla madre ha posticipato il momento del medesimo sfratto al prossimo aprile. Il lavoro, invece, sarà trovato con la collaborazione di Unindustria.

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