SABAUDIA, PD: “DOPO IL RIMBORSO TARI E ACQUALATINA, SI AFFRONTI LA CASA DOMOTICA”

“In questi giorni del mese di settembre i contribuenti sabaudiani dovrebbero ricevere nella cassetta postale la prima rata della TARI 2025 in scadenza al 30 settembre e, a seguire, le due rate successive. (20.587 iscritti a ruolo, di cui 18.432 utenze domestiche). 

Oltre ad un prelievo sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, c’è una novità positiva: un rimborso per complessivi €  259.631,80 che tornano nelle tasche dei cittadini grazie all’azione della minoranza che ha contestato la formazione del ruolo 2023 della tassa dei rifiuti a fronte dell’inserimento in tariffa di €213.897,60, peraltro riconosciuti come debiti fuori bilancio, a seguito della sentenza che aveva visto soccombere il Comune nei confronti della ex ditta gestore del servizio Sangalli.

Il Tar di Latina, chiamato in causa dell’Adiconsum, aveva accolto il ricorso annullando il ruolo 2023 e costringendo l’ente ad adottare nuovamente il piano economico finanziario. Analogo successo aveva riscosso la segnalazione del gruppo consiliare del PD ad Arera, l’autorità di vigilanza sui servizi, che aveva intimato al Comune di non poter far ripagare agli utenti le spese postali già computate negli oneri amministrativi, per un importo complessivo di € 45.824,20, a partire dal 2019. Una vicenda che aveva portato il Consiglio Comunale a dover adottare nuovamente il piano economico finanziario e la tariffa per il 2023 prevedendo il rimborso delle somme versate nel 2025. 

Un atto di giustizia ed  equità fiscale che dimostra come il Partito Democratico abbia inteso ed intenda il proprio ruolo a tutela dei diritti dei cittadini-contribuenti ed a garanzia dell’azione della Pubblica Amministrazione dalla parte di chi, spesso, è costretto in una posizione di debolezza. Iniziative intraprese  a difesa degli utenti, come quella contro l’aumento di capitale della società pubblico-privato Acqualatina gestore del servizio idrico integrato, per il momento scongiurato, che avrebbe comportato un esborso – dal bilancio comunale  – di circa 100 mila euro per la propria quota azionaria.

Così come riteniamo vada affrontata immediatamente la vicenda della Casa Domotica esclusa dal finanziamento dei progetti del PNNR presentati dal distretto sociale Latina 2, dopo la perizia strutturale redatta dai tecnici incaricati. Un bene per il distretto, la città ed il quartiere che rischia di depauperarsi. Il Pd ha presentato una mozione che speriamo venga discussa all’O.d.g. del prossimo Consiglio Comunale al fine di aprire un confronto tra le forze politiche a difesa della piena funzionalità dell’immobile”.

Così, in una nota, i consiglieri comunali Giancarlo Massimi e Simone Brina e il Segretario del Circolo Luca Mignacca.

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