SABAUDIA, CELEBRIN GRATICOLA L’AMMINISTRAZIONE GERVASI

sabaudia centro
Sabaudia

Dal centro storico al Belvedere passando per il lungomare: il consigliere del Gruppo Misto Massimo Celebrin mette sotto accusa l’amministrazione Gervasi

Non senza rammarico come Consigliere Comunale e rappresentante politico di opposizione devo farmi portavoce delle istanze di un numero sempre maggiore di sabaudiani che lamentano uno stato di immobilismo, inerzia amministrativa ed errori tecnici che stanno pregiudicando la qualità della vita offerta dalla città

CENTRO STORICO – Anche nel cuore del centro storico sono sempre più evidenti segnali di degrado e abbandono. Nessun progetto di riqualificazione, nessuna pianificazione nella cura del verde pubblico, nessuna pulizia dei graffiti con cui incivili hanno imbrattato muri e colonne in pieno centro mesi fa, pure i pannelli fotografici che raccontano e condividono la giovane storia di Sabaudia sono lasciati in balia di vandalismi e/o dell’usura del tempo e degli agenti atmosferici.

BELVEDERE – Il Belvedere sul lago, importante punto attrattivo della città da sempre, si presenta con scalette fatiscenti che terminano su un pontile pericolante e pericoloso alle cui spalle si estende Campo di Marte, vasta spianata di terra dove oramai cresce rigogliosa solo erbaccia. 

LUNGOMARE – Anche il lungomare, peculiarità distintiva e rinomata di Sabaudia, presenta criticità. Il canale di via Caterattino nonostante che a monte vi sia un accordo recente tra enti e proprietà per la sua manutenzione, si presenta già sporco e intasato a febbraio con le conseguenze negative che questo comporta sull’ecosistema circostante; lo stabilimento comunale Beach Break, reduce da una ristrutturazione con fondi regionali, è costantemente lasciato in balia di maltempo, burrasche e maree continuando a rimanere inaccessibile.

CANOTTAGGIO – Come se non bastasse, è di questi giorni la notizia che la nazionale di canottaggio italiana ha lasciato il lago e lo ha fatto polemicamente, denunciando l’impossibilità di confermare questa location che per otto anni è stato il loro campo di allenamento per mancanza di una regolamentazione di accesso alle acque e questo stava pregiudicando una preparazione atletica adeguata. E questo avviene a seguito di un accordo tra il Comune di Sabaudia e la proprietà che avrebbe dovuto regolamentarlo in un’ottica di pubblico interesse e per garantirne una migliore fruizione. Questo avviene dopo che per anni abbiamo sentito quest’ Amministrazione farsi pubblicità puntando sulla Sabaudia Città dello Sport. La mia preoccupazione è che quando accaduto rischi di provocare un effetto domino e che ad abbandonare Sabaudia siano altre squadre importanti anche per i prossimi anni. E questo potrebbe causare un danno economico di rilevanza negativa per l’indotto ricettivo. Danno che certo non potrà essere assorbito con la tappa mondiale della durata di tre giorni prevista tra il 2 e il 4 giugno prossimi dato che le disposizioni anticovid hanno stabilito che queste gare avranno luogo senza la presenza del pubblico.

Da smart city, uno dei cavalli di battaglia della propaganda dell’Amministrazione Gervasi, si è approdati in un attimo a smort city. Ad oggi il vento di cambiamento promesso da questa amministrazione si è rivelato piuttosto un vento di distruzione che porta con sé la sensazione sgradevole di una città abbandonata a se stessa. Priva di una guida capace di mettere il pubblico interesse in cima alle priorità onorando le promesse elettorali, una classe politica che sottoscrive accordi che portano conseguenze sulla vita della cittadinanza senza rispettare criteri amministrativi obbligatori quali la trasparenza e la pubblicità.

Rilevo inoltre, agli sgoccioli di questa legislatura Gervasi, che nulla è stato fatto per l’economia locale, ma soprattutto nulla di veramente proficuo è stato fatto in termini di costruzione di una rete tra i vari attori del territorio, per migliorare accoglienza e fruibilità delle risorse. Le promesse e i programmi elettorali dei “Cittadini al Lavoro” a cui tanti avevano aderito sostenendoli e votandoli sembrano ora parole vacue, prive di corrispondenza con la realtà. Il bene collettivo e condiviso su cui costruire il cambiamento si è scontrato con una politica al ribasso più occupata a legittimare se stessa rispetto che farsi acceleratrice di impresa, cultura e turismo in grado di convincere i giovani a restare e contemporaneamente attrarre investitori.

I cittadini e la città stanno mandando segnali preoccupati e preoccupanti e non sarà facile rinsaldare un rapporto di fiducia dopo che così tanto è stato disatteso da chi si è presentato come il nuovo. La misura è colma e una classe politica che ha a cuore il bene della città che amministra non può pensare che la pazienza del cittadino sia infinita ma dovrebbe piuttosto iniziare un lavoro di sana autocritica per evitare di peggiorare la situazione in questi 13 mesi che ancora le restano.

Articolo precedente

CONCESSIONI BALNEARI A TERRACINA: EUROPA VERDE VUOLE VEDERCI CHIARO

Articolo successivo

COVID: 178 CASI NELLA PROVINCIA DI LATINA. NESSUN DECESSO

Ultime da Politica