SABAUDIA, CELEBRIN AI SODALI DI GERVASI: “GRIDATE ALL’ATTACCO POLITICO, VI AIUTO A ORIENTARVI”

Massimo Celebrin
Massimo Celebrin

La disamina dell’ex consigliere comunale di minoranza di Sabaudia Massimo Celebrin: “Dove erano quelli della maggioranza quando denunciavo?”

È improbabile che si ricandidi di nuovo alle elezioni amministrative, eppure Celebrin è stato il consigliere di minoranza che, più di tutti, o forse l’unico, ad aver denunciato questioni, quali soprattutto quelle afferenti alla Coppa del Mondo di canottaggio, che in seguito sono finite direttamente nell’inchiesta di Procura e Carabinieri di Latina denominata “Dune”. L’inchiesta che, come noto, ha posto fine all’amministrazione Gervasi.

Celebrin, in una nota pubblica integralmente di seguito, mette in fila le contraddizioni interne all’amministrazione Gervasi che ha cercato di far emergere negli anni di consiliatura, in un cammino che lo ha visto bersagliato dagli attacchi dei suoi ex sodali politici.

“Qualche giorno fa ho rassegnato le dimissioni come consigliere di minoranza, insieme agli altri consiglieri d’opposizione, procedura che ha consentito la nomina del commissario prefettizio Carmine Valente e del sub commissario Maurizio Alicandro.

Per andare in ordine, sono stato eletto tra le file della maggioranza per attuare un ricco programma di rinnovamento, ma presto è stato chiaro che le promesse elettorali non erano supportate da volontà e capacità amministrativa. A gennaio 2020 ho così formalizzato la decisione di lasciare la maggioranza perché totalmente incompatibile con il modus operandi dei miei ex colleghi, come precisato poi in una nota stampa. 

Subito dopo arrivò la risposta dispotica dei civici, stile “tutti contro uno”, solo la prima di una lunga serie di risposte tese a delegittimare la mia persona e il mio operato. Ma non ho piegato la testa, anzi. 

I tre anni all’opposizione sono stati una vera sfida, costellati da ripetuti tentativi di sabotare il mio lavoro di verifica e controllo da parte di una maggioranza davvero agguerrita e spregiudicata sui giornali, salvo poi ammutolirsi in sede di consiglio comunale! 

Sono stato costante nel presentare le richieste di accesso agli atti per formulare le mie interrogazioni nel modo più pertinente possibile. E ho acceso riflettori su questioni che si preferiva far passare in sordina. Battaglie su battaglie, che mi hanno procurato tanta stanchezza

Ed ora? Non si è ancora asciugato l’inchiostro sui fogli dell’inchiesta Dune e Coppa del mondo che i compagni dell’ex sindaca gridano all’attacco politico, sono increduli e spaesati, a giudicare dalle reazioni sui social.

Leggi anche:
ARRESTI A SABAUDIA: APPALTI E FAVORITISMI, COMUNE E ENTE PARCO KO. COINVOLTI ANCHE FORESTALI…E SPUNTA PURE LA MAGLIA DI DYBALA

Allora bisogna aiutarli ad orientarsi. 

Chi votò all’unanimità (consiglio comunale del 26/11/2020) la modifica dello statuto del Comitato Sabaudia MMXX che prevedeva la scomparsa della figura chiave del Control Manager e la completa ed esclusiva gestione dei soldi pubblici nelle mani del Comitato? 

Come mai si è passati da un costo di un milione e duecento mila euro (con il 50% delle strutture già esistenti a cui fare solo una manutenzione, come da dichiarazioni messe a verbale dal sindaco nella seduta del 22/02/2019) a un costo di due milioni e duecento mila euro?

Vogliono spiegarci, gli ex amministratori di maggioranza, perché con D.G.C. n 133/19 veniva approvato un progetto definitivo/esecutivo del campo di regata, elaborato da due professionisti esterni pagati con soldi pubblici, poco o niente utilizzato per i successivi affidamenti su cui oggi indaga la magistratura? 

Vogliono spiegarci perché dichiararono che “tutto era pronto” al momento del rinvio della Coppa del mondo, causa del Covid, e poi ci furono una serie di affidamenti diretti con “procedura d’urgenza”? 

Leggi anche:
TERREMOTO A SABAUDIA: DALLA FORTUNA DEL COVID CHE “SALVA PELLE E PALLE” AI TENTATIVI DI DEPISTAGGIO

Dov’erano gli ex amministratori di maggioranza quando venivano spacchettate le gare? 

Dov’erano quando venivano affidati servizi e appalti sempre alle stesse aziende? Dov’erano quando venivano nominati gli stessi tecnici esterni per gli appalti più grandi?

Dov’erano quando veniva affidato e liquidato a terzi il servizio di pulizia della strada lungomare (per rimuovere la sabbia) ma lo stesso era già pagato all’interno dell’appalto della raccolta differenziata? 

Dov’erano gli ex amministratori della maggioranza, oggi solidali con gli indagati, la sera del consiglio comunale in cui lessi la diffida ricevuta dal general manager del Comitato per aver ricevuto atti riguardanti l’organizzazione dell’evento e la spesa di soldi pubblici? 

Dov’erano quando ancor prima il presidente del Comitato (ex vice sindaco) rispose alla mia richiesta di accesso agli atti sulle sponsorizzazioni che la stessa era “inammissibile perché non attiene ad accesso documentale ed atti esistenti e pertanto non può essere riscontrata…”?

Alla faccia della trasparenza e della buona politica! 

Eppure, in queste ore, fioccano post di autocompiacimento per l’ottimo lavoro svolto, per i molti risultati portati a termine. Autocompiacimento che li spinge persino a ricandidarsi.

C’è da dire, inoltre, che le indagini preliminari che hanno tagliato l’ossigeno all’amministrazione Gervasi hanno anche interrotto gli inciuci politici che l’ex maggioranza coltivava per rimanere al potere. Peccato non siano emersi, non ce n’è stato il tempo. Ad ogni modo, ora dovranno impegnarsi molto di più gli increduli civici per rimanere a galla. 

Prima di concludere, voglio ringraziare pubblicamente la mia famiglia che non mi ha fatto mai mancare il sostegno e l’incoraggiamento, e voglio scusarmi per la sofferenza che, mio malgrado, ho causato loro per via degli attacchi politici. Voglio credere che ci aspettino tempi migliori, i nostri figli se lo meritano”. 

Articolo precedente

ANBI LAZIO: TUTTO PRONTO PER L’AVVIO DEL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ

Articolo successivo

DUBAI: LE IMPRESE E LE ECCELLENZE DEL LAZIO IN MISSIONE ALL’EXPO

Ultime da Politica