Domani mattina a Sabaudia due aree pubbliche saranno intitolate, rispettivamente, a Giacomo Matteotti (ore 10.30 c/o slargo contiguo Scuola Carabinieri Forestali) e Peppino Impastato (ore 11,30 c/o scalinata laterale Centro Documentazione “ Angiolo Mazzoni”).
“L’anno scorso, in occasione del centenario della morte di Giacomo Matteotti, il Consiglio Comunale di Sabaudia all’unanimità ha approvato, su proposta del Partito Democratico, la mozione per intitolare all’esponente socialista, martire della democrazia, un luogo della città.
Giacomo Matteotti Segretario del Partito Socialista Unitario, deputato, rapito il 10 giugno 1924 e assassinato da squadristi fascisti, il cui corpo fu ritrovato il 16 agosto 1924 in un bosco alle porte di Roma. Del delitto, Benito Mussolini, assumerà la responsabilità nel discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 con queste parole: “Ebbene dichiaro qui al cospetto di questa assemblea e di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsbilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto”.
Nello stesso Consiglio Comunale, sempre all’unanimità, è stata approvata la proposta di intitolare un’area anche al giornalista Peppino Impastato che, il 9 maggio 1978, mentre l’Italia era ancora sotto shoc per il ritrovamento a Roma del cadavere di Aldo Moro, fu assassinato da Cosa Nostra – a seguito delle sue incisive denunce contro le attività mafiose.
La intitolazione di un’area centrale a Giacomo Matteotti è un atto importante che segna quel cambio di prospettiva culturale che – questa città – nata nel 1934 sul mito della palude redenta, è chiamata a portare avanti. Lo aveva fatto già il Presidente della Repubblica Sandro Pertini presenziando il cinquantenario (15 Aprile 1984) con la scritta impressa sul lato della torre comunale sul versante del promontorio che recita: “Sabaudia frutto del lavoro e del sacrificio del popolo celebra il 50esimo anno di vita. Proclama alta la sua fedeltà alla Repubblica fondata sul lavoro”.
Una città dove manca qualsiasi riferimento nella toponomastica alla guerra di Liberazione, alla Resistenza e alla nascita della Repubblica se non per un parco dedicato alla memoria del Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto (proprio di fronte allo slargo da intitolare a Matteotti) che sacrificò la propria vita al posto di quella di civili innocenti durante un rastrellamento dei nazifascisti, e la piazza dedicata a Margherita di Savoia morta nel campo di concentramento di Buchenwald nel 1944.
E’ quindi una svolta importante per Sabaudia. La storia, quella della nostra Repubblica, non può essere dimenticata. Il sacrificio di donne e di uomini che, ancora giovani, decisero di lottare per la loro e la nostra libertà insegna che nulla è dato per scontato.
Lo slargo dedicato a Giacomo Matteotti e la scalinata dedicata a Peppino Impastato non sono il rituale di un ricordo destinato ad affievolirsi con il tempo, ma un monito a difesa dei valori dell’antifascismo, del lavoro, della libertà, della legalità e della giustizia, a volte dimenticati in questa nostra Italia”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali del PD Giancarlo Massimi e Simone Brina e il Segreterio del Circolo locale Luca Mignacca.