SABAUDIA APPROVA IL PROGETTO OBIETTIVO INTERSETTORIALE

Sabaudia
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Sistemazione della banca dati anagrafica comunale, digitalizzazione dei processi ad essa collegati e recupero dell’evasione tributaria: questi gli obiettivi che hanno portato la Giunta comunale di Sabaudia ad approvare il Progetto Obiettivo intersettoriale. Un ulteriore strumento di cui si dota l’Amministrazione al fine di approdare ad una gestione sempre più efficace della macchina comunale. Un sistema di premialità riservato ai dipendenti già in organico del Comune, senza esternalizzazione alcuna, consentirà tutta una serie di procedure e attività che porteranno ad una bonifica integrale della banca dati anagrafica da errori di natura sostanziale o dovuti ad erronee dichiarazioni degli utenti, attuando contestualmente la correzione di quelle criticità dovute alla conversione di banche dati o meramente a una non corretta digitazione. Ma il Progetto Obiettivo permetterà parimenti il recupero dell’evasione tributaria, dando un forte segnale di legalità e di giustizia sociale nei confronti di chi si comporta correttamente dinanzi agli obblighi tributari di pertinenza comunale – Tari e Imu in primis ma anche Cosap, pubblicità e canoni per le luci votive – ed evitando altresì impatti negativi sulla cittadinanza, ovvero aumenti delle bollette – come la normativa vigente impone – per compensare i mancati introiti di chi non paga. Dalla ricognizione effettuata, infatti, fino al 2012 risulta circa 1.500.000 euro di mancati incassi per la Tarsu; dal 2013 al 2017, invece, risulta un mancato incasso per la Tari di oltre 2.500.000 euro. Senza contare l’evasione dell’Imu che ogni anno si attesta a oltre 1.000.000 di euro. Cifre importanti che influiscono sulle bollette dei cittadini e che senza dubbio limitano la capacità di spesa del Comune, essendo la leva fiscale uno dei più importanti sostegni per soddisfare le varie esigenze di spesa pubblica, anche a fini sociali.  È bene precisare che l’utilizzo di risorse interne all’Ente è dettato non solo dal risparmio che da questo ne consegue (l’utilizzo di una ditta esterna avrebbe un costo di gran lunga superiore) ma anche dal fatto che i dipendenti comunali, così maggiormente responsabilizzati, risultano già formati all’utilizzo di software in dotazione al Comune e sono legittimati a conoscere i dati sensibili dei contribuenti, con la conseguente tutela della privacy degli stessi da parte dell’Amministrazione comunale.

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