SABAUDIA, AL VIA I PROGRAMMI DI SCAVI A VILLA DI DOMIZIANO

La Direzione regionale Musei nazionali Lazio del Ministero della Cultura avvia il programma scavi e ricerche archeologiche 2025 nel Parco archeologico della Villa di Domiziano a Sabaudia, una delle più rilevanti residenze imperiali del Lazio, affacciata sul Lago di Paola e inserita nella riserva naturale integrale del Parco Nazionale del Circeo. La villa occupa quasi per intero una penisola di circa 46 ettari, in gran parte ancora da indagare, in un contesto paesaggistico e ambientale di eccezionale pregio.

Nonostante spoliazioni storiche, interri e rimboschimenti novecenteschi, il sito conserva un’articolazione monumentale di grande interesse. Oggi sono visitabili tre nuclei principali: l’area termale dei “balnea ad esedre” sul lato sud-ovest, il settore centrale dedicato alla raccolta e distribuzione delle acque e l’area del cosiddetto “bacino absidato” alla punta nord-ovest della penisola. Le ricognizioni aeree e le analisi di superficie mostrano una densissima occupazione dell’intera area, la cui reale estensione potrà essere definita con il progredire delle indagini.

Il cantiere 2025 prosegue le indagini avviate tra il 2009 e il 2012 attorno al “bacino absidato”, dove si concentrano strutture e funzioni cruciali per la vita della villa. In particolare, si prevede la ripresa della messa in luce del porticato affacciato sul lago, solo parzialmente noto, con la messa in luce del mosaico pavimentale (tessellato monocromo bianco con fascia nera) e delle strutture colonnate, in parte già restaurate e musealizzate. Inoltre verranno avviati saggi nell’area della villa per definire nuove aree d’interesse nelle successive annualità, sia in relazione ai sistemi idraulici, sia al resto della struttura residenziale

Le attività permetteranno di consolidare la conoscenza del sistema residenziale e produttivo della villa e di affinare l’interpretazione del rapporto tra architettura, paesaggio lacustre e gestione delle acque—uno dei tratti identitari del complesso domizianeo.

La gestione del sito

“La ripresa delle indagini archeologiche alla Villa di Domiziano a Sabaudia segna un momento fondamentale per la ricerca e la valorizzazione di uno dei siti più prestigiosi del nostro territorio, grazie al sostegno della Direzione Generale Musei e alla collaborazione con la Scuola IMT Alti Studi di Lucca – dichiara Elisabetta Scungio, direttore della Direzione regionale Musei nazionali Lazio -. La Direzione regionale ha assunto da poco la gestione del sito e, fin da subito, si è impegnata a restituirgli centralità attraverso iniziative di apertura al pubblico e avviando un programma di interventi di manutenzione straordinaria, che affiancano ora le nuove attività di ricerca. Come Direzione regionale crediamo fortemente che questo tipo di iniziative debbano essere vissute non solo come occasioni di approfondimento scientifico, ma come strumenti di crescita culturale e sociale per la comunità. La nostra azione di gestione e coordinamento è orientata a fare dei luoghi della cultura dei laboratori permanenti di ricerca, formazione e partecipazione. L’obiettivo è restituire alla collettività non solo nuove conoscenze su un complesso imperiale di straordinaria rilevanza, ma anche un modello di valorizzazione capace di unire innovazione, accessibilità e radicamento nel territorio. La Villa di Domiziano diventerà così un punto di riferimento per la fruizione del patrimonio culturale e per il dialogo tra istituzioni, ricercatori e cittadini, in piena coerenza con la missione della Direzione Musei Lazio”.

Il Parco Archeologico della Villa di Domiziano è un luogo unico, in cui la presenza di un bosco primario si intreccia con un’area di impianto artificiale realizzata alcuni decenni fa, all’interno di un sito di straordinario valore storico e culturale – aggiunge Daniela De Angelis, direttore della Villa di Domiziano di Sabaudia -. Qui si conservano imponenti strutture architettoniche e raffinate decorazioni marmoree che testimoniano una storia millenaria di arte, potere e ingegno costruttivo. La ripresa delle ricerche attraverso questo cantiere di scavo congiunto non rappresenta soltanto un’occasione per approfondire lo studio di un complesso residenziale imperiale di eccezionale importanza, ma costituisce anche un modello virtuoso di come la collaborazione tra istituzioni possa generare nuove opportunità di crescita culturale, scientifica e sociale. Il progetto, infatti, da un lato consente di sperimentare metodologie di indagine avanzate e approcci interdisciplinari, dall’altro garantisce che i risultati della ricerca non solo arricchiscano la conoscenza del sito, ma diventino anche patrimonio condiviso, reso accessibile attraverso strumenti digitali e articolati percorsi di divulgazione”.

Il programma si avvale della collaborazione della Scuola IMT Alti Studi Lucca, che partecipa con competenze archeologiche e metodologie interdisciplinari, in sinergia con la Direzione generale Musei e la Direzione regionale Musei nazionali Lazio del Ministero della Cultura.

“Si tratta di una preziosa collaborazione fra la Scuola IMT e il MIC, attraverso la DG Musei e la DRMN Lazio, che avrà un grande impatto sulla ricerca archeologica, la formazione e la valorizzazione del territorio e del Patrimonio Culturale – dichiarano i responsabili scientifici dello scavo per la Scuola IMT, la prof.ssaMaria Luisa Catoni e il prof.Riccardo Olivito -. La Scuola IMT contribuisce a questo importante progetto con un approccio sia strettamente archeologico sia interdisciplinare, come è nella sua missione istituzionale. In particolare, vi è un forte impegno collettivo di tutti gli Enti coinvolti a strutturare e rendere fruibili i dati via via acquisiti così da promuovere ricerche e iniziative di valorizzazione con metodologie altamente innovative. Si realizza così una delle missioni che accomunano la DG Musei e la Scuola IMT, ossia la piena accessibilità al Patrimonio Culturale”.

Il Parco archeologico della Villa di Domiziano rientra nella rete dei luoghi della cultura coordinati dalla Direzione regionale Musei nazionali Lazio, che promuove la valorizzazione del complesso anche tramite aperture straordinarie, visite accompagnate e attività di divulgazione, in coordinamento con gli enti ambientali del Parco del Circeo e i soggetti del territorio.

Articolo precedente

SAN MICHELE HOSPITAL, AL VIA INCONTRI GRATUITI PER CAREGIVER E COMUNITÀ

Articolo successivo

PATOLOGIE DEL COLLO, IL CONVEGNO A LATINA

Ultime da Attualità