Si conclude, con il concerto di sabato prossimo, la quarta edizione del Ninfa Jazz. Sul palco della 52nd Francesco Ciniglio presenta “Nebula”
Direttamente da Parigi, sul palco del Ninfa Jazz, sabato prossimo arriverà Francesco Ciniglio con il suo progetto “Nebula”, un nuovo modo per aprire la musica jazz ad altre forme d’arte. Insieme al famoso batterista, sul palco allestito all’interno del Giardino di Ninfa, ci saranno anche altri quattro musicisti di grande spessore: Raynald Colom alla tromba, Daniele Germani al sax, Domenico Sanna al piano e Matteo Bortone al contrabbasso. Un gruppo originale e fresco composto da musicisti di respiro internazionale.
Nato a Napoli nell’89 Francesco Ciniglio ha iniziato a suonare la batteria all’età di 6 anni. A 21 anni si trasferisce a New York dove consegue un Bachelor of Fine Arts in Jazz Studies presso il City College di New York. Negli Stati Uniti ha la grande opportunità di studiare con artisti del calibro di John Patitucci, Fred Hersch, Mike Holober e altri. Nel marzo del 2015 registra il suo primo album con Aaron Parks al pianoforte e Joe Sanders al contrabbasso.
Raynald Colom è, invece, uno dei trombettisti più famosi della comunità jazz spagnola, in particolare per il flamenco, e internazionale. Ha collaborato, negli anni, con grandi musicisti e ha preso parte al tour “Clandestino”, negli Stati Uniti e in America Latina, di Manu Chao. Nato in Francia ha iniziato da piccolo a studiare musica al Conservatorio. A 10 anni si trasferisce a Barcellona dove continua i suoi studi musicali. Dopo essersi diplomato al Conservatorio Municipale di Terrassa e alla Scuola di Musica di Bellaterra , ottiene una borsa di studio per il Berklee Music College di Boston.
Daniele Germani, anche lui giovanissimo, è compositore e sassofonista di gran talento. Nato ad Arce, in provincia di Frosinone, da anni vive a New York. Importanti le sue collaborazioni con Bob Moses, Joe Lovano, George Garzone, Kenny Werner, David Kikoski, Leo Genovese e Dave Douglas.
Domenico Sanna, nato a Gaeta, è considerato uno dei pianisti più eleganti e interessanti del panorama jazz. Nella sua musica si respirano atmosfere retrò coniugate con la sua moderna sensibilità. Vincitore di importanti premi tra cui il Jimmy Award, nel 2007 e nel 2008, ha al suo attivo importanti collaborazioni con i migliori musicisti della scena newyorkese.
Matteo Bortone è uno dei giovani contrabbassisti italiani che si sta affermando a livello nazionale, e non solo, come strumentista ma anche come compositore e leader, in particolare dopo essere stato eletto “TOP JAZZ Miglior Nuovo Talento Italiano 2015 ”. Nato a Otranto è cresciuto musicalmente a Parigi, dove ha ottenuto un Master in Jazz al Conservatorie Nazionale. Attualmente suona e collabora con molte bands italiane e francesi.
“Un bilancio senza dubbio positivo anche per questa quarta edizione che, con il concerto di sabato, arriva al suo ultimo appuntamento – commentano Erasmo Bencivenga, Nicola Borrelli e Giorgio Raponi della 52nd Jazz. Un ringraziamento, in particolare, va alla Fondazione Caetani e al neo presidente, Massimo Amodio, con cui abbiamo instaurato da subito una collaborazione che ci ha portati ad organizzare un’edizione cresciuta sia dal punto di vista delle presenze sia dal punto di vista scenografico con grandi artisti internazionali che hanno impreziosito i nostri concerti. Un’edizione del Ninfa jazz – aggiungono – con un palco più grande rispetto alle scorse edizione; un allestimento scenico importante anche grazie alla collaborazione con Fabio D’Achille e con MAD. Siamo sicuri – concludono dalla 52nd – che le prossime edizioni continueranno a portare belle sorprese al nostro pubblico che non possiamo non ringraziare per essere sempre attento e presente ai nostri eventi”.
Di bilancio positivo parla anche Fabio D’Achille che, per questo ultimo concerto, porterà in scena le opere di Alessandra Chicarella.
“L’arte contemporanea fluttua sul palco insieme al jazz e alla natura nel Giardino magico di Ninfa. Le pennellate di Alessandra Chicarella – commenta Fabio D’Achille di MAD – sono uscite dal telaio dei quadri per veleggiare nella notte tra le note e le acque di Ninfa incontrando le stelle e gli sguardi di un pubblico affascinato nella sinestesia”.