Accusato di furto con strappo, tentata estorsione e ricettazione: si è concluso il processo per un uomo di origine rumena, pluripregiudicato
Si è concluso oggi, 23 novembre, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani si è concluso il processo a carico di un cittadino rumeno pluripregiudicato (con recidiva reiterata infraquinquennale), Gabriel Mihai Precob, 36 anni, accusato di furto con strappo, tentata estorsione e ricettazione.
L’uomo, difeso dagli avvocati Alessandro Farau e Marco Nardecchia, era accusato di essersi impossessato di un cellulare, strappato dalle mani di un minorenne, anche lui rumeno, per poi ricattarlo e chiedergli un corrispettivo in denaro di 20 euro più un altro cellulare. Secondo l’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore di Latina, Daria Monsurrò, il 36enne, a gennaio 2014, in Via Corridoni, presso il noto quartiere Nicolosi a Latina, avrebbe messo in atto una serie di comportamenti tali da costringere il ragazzo a farsi consegnare soldi e altro telefonino, non riuscendo nell’intento per motivi indipendenti dalla sua volontà.
Il Pubblico Ministero presenta in aula, Milena Massa, al termine della requisitoria, ha chiesto per il 36enne una condanna a 3 anni di reclusione.
Il giudice Villani, dopo la camera di consiglio, ha assolto l’imputato con formula piena da tutti i capi di imputazione per non aver commesso il fatto, accogliendo la linea difensiva basata essenzialmente su due punti: per il furto con strappo e la tentata estorsione l’inviduazione fotografica era viziata e il riconoscimento non certo, mentre per la ricettazione il telefono aveva un codice IMEI diverso da quello denunciato.