L’eurodeputato della Lega Gruppo ID, Matteo Adinolfi, interviene in merito alla discussione generatasi in Consiglio regionale sulla Roma-Latina
“Basta con ideologie e proclami, oggi abbiamo bisogno di guardare al futuro dando un impulso importante allo sviluppo economico del territorio. Soltanto così la nostra regione potrà finalmente uscire da quel limbo in cui si trova ad operare, causa infrastrutture carenti e inidonee per il tessuto produttivo e industriale dell’area.
La Roma-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone rappresentano un passo importante in tal senso e consentirebbero di realizzare un maggiore indotto per imprese e industrie, ma soprattutto garantirebbero nuove e più importanti opportunità di accesso al mercato internazionale. Non si deve dimenticare che molte delle aziende presenti sul territorio regionale, in particolar modo quelle legate alla filiera agricola ed enogastronomica, hanno costanti rapporti con i mercati europei e traggono da essi importanti fonti di reddito, che senza dubbio possono incrementare con infrastrutture viarie nuove e collegamenti potenziati e diretti con i maggiori snodi stradali e commerciali.
Riportare ogni discorso e attività sulla linea dello schieramento politico e dell’allarmismo ambientalista, vuol dire non avere a cuore le sorti del territorio che si è chiamati ad amministrare; significa frenare quella crescita costantemente ricercata da aziende e industrie e dunque porre dei limiti al benessere dei cittadini.
Torno a ribadire il mio pieno supporto alla Giunta Rocca, invitandola a proseguire in questo percorso virtuoso di riforme e opere pubbliche, attraverso la realizzazione della Pedemontana di Formia, il completamento della Monti Lepini Latina-Frosinone e l’ampliamento del progetto della Roma-Latina fino a Fondi, giungendo ad una connessione capillare dell’intero territorio della provincia di Latina con la Capitale e l’alto Lazio. Auspico, infine, che possa esserci un potenziamento dei collegamenti commerciali su rotaie, al fine di regolare il traffico su strada e di garantire maggiore rapidità dei trasporti. In un mercato globalizzato e sempre più multiforme come quello attuale, occorre mettere a sistema le diverse vie di collegamento evitando di soccombere in balìa di arretratezza infrastrutturale e culturale”.