Incendio alla Sep, Comitati: “Il Sindaco rassicura ma a prendere fuoco sono i rifiuti organici ancora da trattare”. E avviano una petizione per chiudere al struttura
Notte da incubo per le decine di famiglie che abitano attorno all’area industriale di Mazzocchio, frazione di Pontinia, che poco dopo le 23 di ieri, 22 agosto, sono state costrette ad abbandonare le proprie case per raggiungere seconde abitazioni oppure amici e parenti che vivono lontano da quello che è diventato l’epicentro di un vero e proprio disastro ambientale.
A prendere fuoco è stato il capannone dove avviene lo stoccaggio dei rifiuti organici ancora da trattare della Sep, l’impianto di compostaggio della zona. “Si tratta di rifiuti dai quali, dopo un lungo trattamento, viene prodotto compost – spiegano i rappresentanti dei comitati di Mazzocchio, Il Fontanile, Boschetto Gricilli e Macallè – Dopo ogni lavorazione vengono isolati materiali di scarto contenenti plastiche, materiali ferrosi, altri materiali non più differenziabili e destinati alle discariche. E’ davvero difficile credere che l’incendio di ieri, nei quali ha preso fuoco anche parte di un capannone costruito con materiale plastico e lamiera, non abbia sprigionato nell’aria materiale tossico.”
In attesa dei risultati dell’Arpa i comitati hanno raccolto diverse testimonianze di residenti che confermano come l’odore acre dell’incendio abbia raggiunto i comuni limitrofi e sia indistintamente stato intercettato anche a Sermoneta e addirittura a Terracina.
“Siamo di fronte a uno scempio annunciato – proseguono i cittadini che ora rincarano la dose dopo gli ultimi mesi di battaglie e richieste ufficiali – Ora non c’è più tempo, l’unica azione possibile è la revoca definitiva dell’autorizzazione integrata ambientale per l’impianto che va demolito”.
I PRECEDENTI INCENDI
Quello di ieri non è infatti il primo incendio che colpisce lo stabilimento. Il 22 novembre 2020 a prendere fuoco è stato il capannone della Sogerit, impianto gemello costruito a pochi metri dallo stabilimento Sep. “In quel caso le fiamme erano ridotte ma a prendere fuoco è stato il materiale appena scaricato dai camion provenienti da mezza Italia – spiegano i cittadini – che sarebbe poi stato strizzato e riportato in Sep”.
“È palese – continuano i comitati – che questi impianti sono vetusti, non in grado di garantire la sicurezza e rappresentano una vera e propria bomba ecologica, purtroppo già esplosa”.
I 2 MILIONI DI EURO PUBBLICI COME SONO STATI SPESI?
Il 24 aprile 2020, il Ministero dello sviluppo Economico ha concesso alla Sep un finanziamento di € 1.750.00,00 (decreto n.1884 del 24 aprile 2020 ai sensi della legge n.208/2015). I cittadini riuniti in comitati avrebbero voluto conoscere, dopo aver presentato un accesso agli atti a tutte le autorità preposte, in che modo questi soldi pubblici fossero stati spesi ma questo non è stato possibile vista l’opposizione della gestione giudiziaria della Sep in tutte le sedi.
“Quasi due milioni di euro spesi per far ripartire in tutta fretta un impianto che non è necessario per la provincia di Latina – spiegano i cittadini – e che soprattutto appare insicuro e vetusto. Due incendi in meno di un anno sono la prova palese che questo impianto va abbattuto”.
I cittadini si chiedono inoltre perché un impianto chiuso per inquinamento non sia stato oggetto di lavori inerenti la sicurezza. “Hanno avuto premura di far ripartire l’impianto occupandosi dei miasmi, che comunque la Sep ha continuato a produrre nei mesi come dimostrano le nostre continue segnalazioni. Nonostante quasi due milioni di euro spesi, però, i rifiuti magicamente prendono fuoco una volta stoccati, producendo fiamme alte decine di metri. Ad essere incendiata è stata peraltro la parte meno produttiva dell’impianto ma anche la più delicata, quella dove vengono ammassati i rifiuti in attesa di lavorazione. Torniamo a ribadirlo: serve un’urgente revoca dell’Aia e anche l’apertura di un’indagine per capire dettagliatamente come sono stati spesi i soldi dei contribuenti e se quell’area di stoccaggio rispettasse tutti gli standard di sicurezza previsti dalla legge.”
LA PETIZIONE
I Comitati di Mazzocchio, Il Fontanile, Boschetto Gricilli Macallè, hanno lanciato una petizione online per chiedere la revoca dell’autorizzazione. Si può firmare al seguente indirizzo http://chng.it/42DrpBcGnt.
“Tra le prime firme ci piacerebbe vedere quella del sindaco di Pontinia e presidente della Provincia Carlo Medici. Sono passati anni da quando il sindaco, in un incontro pubblico, disse che la Sep sarebbe stata chiusa se non avesse funzionato correttamente. Ebbene servono altre prove secondo lui dopo il disastro di ieri? La revoca – concludono i cittadini – è possibile. La Regione Lazio l’ha accordata per il Tmb Salario nel settembre 2019. Ora chiediamo che la stessa cosa avvenga nel nostro territorio”.
Intanto il consigliere regionale Angelo Tripodi punta il dito contro Zingaretti: “Zingaretti ha aumentato negli anni le volumetrie in ingresso alla Sep di Pontinia.Zingaretti ha taciuto sui miasmi e sugli appelli rimasti inascoltati dei comitati, in particolare del Comitato di Mazzocchio.Zingaretti non ha proferito parola sugli sversamenti illegali di rifiuti nei campi agricoli.Zingaretti ha poi aumentato le volumetrie a dismisura della discarica di Roma sull’Ardeatina, sequestrata dall’Antimafia per lo sversamento di finto compost proveniente dalla Sep di Pontinia.Zingaretti dimentica i fondi stanziati, grazie ad un emendamento della Lega nella legge di stabilità 2021, per la bonifica dei terreni inquinati, le cui spese devono essere a carico di chi ha compiuto tali illegalità.Zingaretti continuerà a tacere sull’incendio alla Sep, la cui società, insieme a Sogerit e Adrastea, è gestita dall’amministratore giudiziario Carmela Regina Silvestri, nonché membro del CdA di Lazio Ambiente su nomina del Governatore dal gennaio 2019 per 14mila euro più gli oneri di legge?Zingaretti che intende fare del disastro ambientale?Zingaretti coinvolgerà i sindaci del comprensorio, silenti e poco combattivi in difesa della giunta Pd a differenza del primo cittadino di Sonnino?Zingaretti non parla sull’emergenza rifiuti e sull’assenza di una pianificazione di impianti, su tutti in provincia di Latina per la quale dovrebbe essere nominato un commissario a seguito dell’ultimatum del 28 maggio che fissava il termine ultime entro 60 giorni?Zingaretti si rende conto che il piano regionale dei rifiuti è inutile e la Sep è l’emblema delle sue politiche sui rifiuti dal 2013 ad oggi?”.