Roccagorga, l’opposizione interviene ancora sull’azienda speciale “Vola”: “Siamo arrivati a una situazione disperata”
Dipendenti senza stipendi, farmacia comunale verso la definitiva chiusura, a rischio anche il servizio mensa nelle scuole a causa delle derrate alimentari ridotte. Se entro qualche giorno non vengono pagati gli stipendi potrebbe essere necessario un intervento sostituivo per garantire i servizi minimi essenziali.
È una vergogna la situazione soprattutto per quanto riguarda il mancato pagamento dei dipendenti ‘Vola’. Al sindaco Amici non resta che rassegnare le dimissioni.
A questo punto una gestione commissariale potrebbe essere l’unica strada percorribile per tornare ad avere un po’ di credibilità e affrontare con serietà la situazione. La liquidazione dell’azienda è ormai improcrastinabile al fine di mettere un punto chiaro sulla condizione debitoria ed evitare di sperperare altro denaro pubblico in un fantasioso e tardivo piano di risanamento che avrebbe come conseguenza quello di impegnare altri due milioni di euro dalle casse comunali al solo scopo di rimandare, forse di un anno, una nuova crisi aziendale.
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Ci dispiace dirlo ma di Carla Amici verrano ricordate solo le bugie, i debiti e l’impegno che ha profuso nel distruggere il tessuto sociale, culturale e amministrativo del nostro comune.
Come consiglieri comunali ci sentiamo profondamente colpiti e imbarazzati da quanto sta accadendo: “i dipendenti dell’azienda sono nostri concittadini, amici, familiari ed è inaccettabile che debbano pagare un prezzo così elevato per responsabilità di altri ’.
Facciamo appello ai consiglieri di maggioranza, soprattutto a quelli che come noi non hanno votato per il mantenimento dell’azienda, affinché mettano fine a questa amministrazione; facciamo appello alle forze sindacali affinché prendano in mano la rappresentanza dei lavoratori nei confronti delle istituzioni per evitare che ci siano manifestazioni spontanee; facciamo nuovamente appello a Sua Eccellenza il Prefetto di Latina perché convochi immediatamente un tavolo di confronto tra amministratori, dirigenti dell’azienda, forze sindacali per coordinare la definizione della crisi aziendale e le possibili azioni da intraprendere prima che si metta in liquidazione”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali di minoranza, Gino Bonanni, Lubiana Restaini, Francesco Scacchetti, Giulio Ciotti.