“Dopo il commissariamento del comune si può tornare a sognare un futuro migliore ma serve elevare la discussione politica per costruire una proposta amministrativa che mette al centro del dibattito una nuova idea di paese. Il PD dovrà farsi carico dei bisogni e delle aspettative di tutta la comunità”. Lo dichiara, in una nota, il segretario comunale del Partito Democratico di Roccagorga Francesco Scacchetti.
“Abbiamo un grande lavoro da svolgere e ci dobbiamo mettere tanto impegno, ambizione e la volontà di uscire dalle sterili e folkloristiche contrapposizioni di un pensiero binario, dell’uno contro l’altro, che indebolisce le vere ed autentiche potenzialità della nostra comunità. Siamo in un tempo di crisi ma negli scenari che abbiamo davanti si nascondono anche grandi opportunità. Con la nuova programmazione dei fondi strutturali europei, con le risorse del PNRR, abbiamo la possibilità di cambiare volto al nostro paese. I cittadini meritano di tornare ad avere fiducia nella politica e nell’amministrazione pubblica. Le sfide che ci attendono sono legate agli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana, efficienza energetica, creazione di nuove opportunità lavorative e più in generale dobbiamo mettere in campo un nuovo modello di comunità e territorio”.
“Purtroppo il nostro comune in questi anni non è riuscito ad agganciare nessuna nuova occasione di sviluppo e questa assenza ha portato una progressiva perdita di fiducia da parte dei cittadini nel valore e ruolo dell’amministrazione. Le responsabilità di tutto questo sono chiare e riconducibili ad un centro destra che allo stato attuale, nel nostro comune, ha una classe dirigente inadeguata a rappresentarlo. Basta vedere cosa scrive il direttivo di Fratelli D’Italia in una nota pubblicata qualche giorno fa sulla stampa per capire di quanto sia deficitario il livello. Ricoprivano il ruolo di registi della giunta Piccaro e dopo il commissariamento invece che fare un po’ di sana autocritica ancora cercano di addossare le responsabilità del fallimento amministrativo ad altri”.
“Detto questo una cosa è altrettanto evidente e certa, al nostro Partito non basterà un centro destra a pezzi per vincere le prossime amministrative poiché il nodo centrale della nostra azione dovrà essere quello di ricostruire una sintonia politica, sentimentale e di piena fiducia negli strumenti collettivi tra gli elettori. Oggi più che mai è fondamentale il ruolo del pubblico. Il PD deve puntare a diventare il partito della comunità ma serve unità e allargare la base di partecipazione. Sono tante le personalità che possiamo e dobbiamo tentare di coinvolgere. Ci aspetta una fase lunga e complessa in cui va messo al centro del dibattito l’interesse del paese e non possiamo permetterci di far scivolare la discussione sulle legittime intenzioni o ambizioni dei singoli. In questo senso un plauso va riconosciuto ai nostri consiglieri che con puntualità e coerenza hanno mandato a casa una giunta senza porre questioni di ordine personale”.
“Di fronte abbiamo sfide epocali e dovremmo misurarci in primis con la riorganizzazione della macchina amministrativa attraverso azioni di partenariato pubblico/privato prodromiche a sopperire le carenze di personale ove non sia possibile rafforzare e rimotivare la pianta organica dell’ente poiché al di la della spesa corrente il vero problema di ogni comune, in questo momento, è la capacità di catturare le risorse. Abbiamo una comunità da valorizzare e un territorio da riconquistare”.