RIUNITO L’OSSERVATORIO LISTE DI ATTESA ALL’ASL DI LATINA: “DATI NON CONFORTANTI”

Presso la Asl di Latina, si è riunito l’Osservatorio aziendale sulle liste di attesa per il confronto sul Piano di tutela del cittadino per l’abbattimento delle liste di attesa

“Come Cgil eravamo l’unica organizzazione sindacale presente alla riunione e intervenuta a difesa del diritto dei cittadini di ricevere visite ed esami nei tempi previsti dalla normativa. Da tempo siamo impegnati come Confederazione, insieme alle vertenze portate avanti dalla categoria dei pensionati e dei servizi pubblici, per ridurre le liste di attesa nella Asl del nostro territorio.

Purtroppo i dati che si possono verificare sul sito regionale non sono per nulla confortanti. Basta analizzare, per esempio, i tempi per gli esami della diagnostica strumentale della Asl di Latina – periodo che va dal 30 settembre 2024 al 3 novembre 2024 (dati Regione Lazio) – abbiamo che:

  • 8,7 cittadini su 10 riescono ad avere nei tempi previsti accertamenti diagnostici che devono essere svolti entro 72 h (Urgente);
  • solo 5,5 cittadini su 10 riescono ad avere nei tempi previsti accertamenti diagnostici che devono essere svolti nell’ arco di massimo 10 giorni (Breve);
  • solo 7 cittadini su 10 sono riusciti ad avere accertamenti diagnostici nei 60 giorni previsti (Differibile);
  • solo 3 cittadini su 10 sono riusciti ad avere accertamenti diagnostici nei 120 giorni previsti (Programmabile); Infine si evince che solo 4,9 cittadini su 10 riescono a prenotare un accertamento diagnostico nei tempi previsti dalla normativa tra tutte e quattro le tempistiche. Anche per quanto riguarda le visite nello stesso periodo di riferimento i dati non migliorano: 5,8 cittadini su 10 riesco- no ad avere una visita nei tempi previsti (tra i quattro differenti codici di priorità che posso- no essere assegnati dal proprio medico). Questi menzionati sono dati esemplificativi che dimostrano in modo incontrovertibile la fondatezza delle richieste che la CGIL da tempo rivolge alla Asl di Latina, alla Regione Lazio e al Governo nazionale: investire più risorse nella sanità pubblica e non dirottarne ulteriori al settore privato. È sotto gli occhi di tutti infatti che a fare le spese di questa situazione inaccettabile sono i servizi pubblici, sempre più impoveriti, e l’utenza più fragile e anziana.

Al tavolo dell’Osservatorio aziendale sulle liste di attesa abbiamo sottolineato che la problematica dei tempi troppo lunghi e delle prestazioni cosiddette “fuori soglia” riguarda, soprat- tutto, le fasce deboli della nostra cittadinanza, che non posso permettersi di curarsi nel pri- vato e così scelgono di rinunciare alle cure.

Durante la riunione con la ASL di Latina abbiamo discusso della delibera regionale n. 777 per l’abbattimento delle prestazioni “fuori soglia”, che assegna alla Asl di Latina euro 1.270.827,69 euro, per il recupero di circa 28000 prestazioni. La Cgil ha chiesto di conoscere in che modo tali risorse verranno utilizzate, poiché siamo conviti che debbano essere utilizzate esclusivamente per il potenziamento della sanità pubblica e del perimetro pubblico in generale.

Abbiamo evidenziato, inoltre, che occorre potenziare le uniche due risonanze magnetiche presenti nella Asl e attivare immediatamente nel Sud Pontino il servizio TAC, i due ecografi ancora inutilizzati e il mammografo presso il centro di alta diagnostica di Gaeta sollecitandone l’apertura.

Abbiamo rammentato che nel mese di Febbraio scorso abbiamo organizzato presidi di protesta davanti all’ospedale Goretti di Latina e all’ex Ospedale Di Liegro di Gaeta, insieme allo Spi Cgil e alla Fp Cgil, proprio per chiedere alla ASL di Latina e alla Regione Lazio l’abbattimento delle liste di attesa e l’attivazione del centro di alta diagnostica (che ha a disposizione una tac a 128 strati ben due ecografi e un mammografo), visto che erano ancora fermi.

La Asl ci ha comunicato che è arrivata l’autorizzazione per l’apertura ed è in corso la formazione del personale, ma continueremo a monitorare la situazione poiché sulla stampa di questi giorni leggiamo notizie diverse. Per noi occorre procedere speditamente come sottolineato durante l’incontro. L’apertura rappresenterebbe un primo passo importante per dare risposte su un territorio che è oltretutto molto esteso e mal collegato.

Ci attendiamo una nuova convocazione dalla Asl per discutere, nel dettaglio, delle problematiche legate alle liste di attesa ed entrare più nel dettaglio delle azioni messe in campo per superarle”.

Così, in una nota, FP CGIL Frosinone Latina, CGIL Frosinone Latina e SPI CGIL Frosinone Latina.

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