Nuovo intervento della Polizia di Stato stanotte, dopo le ore 1,30, presso le case “Arlecchino” in Via Guida Rossa: esplose alcune molotov
Che ci sia connessione con lo sgombero dell’appartamento dei fratelli Ernesto e Fausto Bevilacqua (ai domiciliari presso un appartamento non lontano dalla zona delle Arlecchino), legati al sodalizio di pusher delle “Arlecchino”, al momento non è dato sapere. Stanotte, però, in Via Guido Rossa, c’è stato un nuovo attentato incendiario, dopo circa due mesi di tranquillità apparente. Alcune molotov, infatti, sono state lanciate all’interno dell’androne ricadente al civico 6 di Via Guido Rossa, provocando un incendio che ha danneggiato il quadro elettrico dei contatori.
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All’arrivo dei poliziotti, sono state trovate altre molotov (in tutto cinque) fortunatamente non esplose e che avrebbero potuto provocare danni ancora più gravi e un rogo devastante. Una bottiglia con liquido infiammabile, infatti, è stata trovata vicino a una catasta di legna poggiata lì da uno dei residenti: se avesse preso fuoco, sarebbero stati guai.
Sul posto, i Vigili del Fuoco hanno dato vita allo spegnimento delle fiamme e gli appartamenti della palazzina sono stati evacuati. A dare una mano anche i soccorritori del 118 recatisi sul luogo dell’incendio per verificare se qualcuno degli inquilini fosse rimasto intossicato. Fortunatamente, nessuno ha riportato conseguenze per quello che è stato un “remake” di ciò che era accaduto a metà settembre
L’aspetto inquietante, infatti, è che l’attentato è stato eseguito nello stesso civico, il numero 6, dove il 14 settembre scorso, dopo la mezzanotte, un’altra molotov era stata lanciata provocando paura e l’intervento delle forze dell’ordine. Alcuni ignoti avevano lanciato una bomba molotov, costruita rudimentalmente e resa incendiaria con sostanza alcolica. La molotov, in un atto intimidatorio molto simile a quello accaduto 24 ore prima contro un bar del centro commerciale “Latina Fiori”, aveva innescato un incendio nell’androne del civico numero 6 in Via Guido Rossa. Le fiamme si erano auto-estinte da sole, sebbene ci fosse stato l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Stanotte, a intervenire, anche la Squadra Mobile di Latina e la Polizia Scientifica per raccogliere elementi utili alla comprensione del nuovo attentato che ha tutto il sapore di un avvertimento per qualcuno che abita in quella scala, probabilmente responsabile di aver denunciato i fatti criminosi che vanno avanti alle Arlecchino da tempo.
La tensione è alta alle case popolari, continuamente monitorate dalle forze dell’ordine che si danno il cambio in un duro e scrupoloso lavoro. Dopo l’intervento di stanotte, pur avendo avuto danni ai contatori e in alcuni casi l’energia elettrica staccata, gli inquilini sono rientrati nelle rispettive abitazioni. Lo spaccio alle case Arlecchino è stato infiacchito molto, sopratutto in ragione di arresti di vari pusher e del fermo di uno di coloro considerati leader del sodalizio, Mattia Spinelli.
L’attentato di stanotte assume un significato di disperata e vigliacca azione nei confronti di persone che vogliono vivere la loro esistenza serenamente, senza pusher e vedette di contorno.
