RITI VOODOO IN FAMIGLIA, INTERROGATO L’UOMO DESCRITTO COME UN “SANTONE” AUTORITARIO

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Violenze, minacce e riti voodo: è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari il 61enne accusato di maltrattamenti in famiglia

È durato circa un’ora l’interrogatorio di garanzia del 61enne originario del Congo, B.T. (le sue iniziali), difeso dagli avvocati Marco Nardecchia e Massimo Frisetti, accusato di maltrattamenti in famiglia, tra i quali quello di aver messo in atto anche alcuni riti voodoo contro i suoi stessi congiunti, in primis la moglie, connazionale dell’uomo.

L’uomo, dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, che ha disposto il divieto di avvicinamento e l’allontanamento dalla casa famigliare, ha spiegato che, in realtà, gli attriti sarebbero per lo più con la moglie e non con i tre figli. Secondo la versione fornita dall’indagato, sarebbe invece la moglie ad essere una fondamentalista religiosa e non tanto lui accusato di aver praticato riti voodoo contro la donna e i figli. Al momento, la difesa non ha chiesto nessuna misura alternativa a quella predisposta dal giudice.

Una storia che si è consumata all’interno delle mura domestiche della famiglia, che vive in Italia da anni ed è ben inserita nel tessuto sociale a Latina. Secondo l’accusa, basata sulla denuncia della moglie, il 61enne avrebbe maltrattato tutto il nucleo famigliare, insultando la donna con frasi quali: “Sei una stupida, non sei al mio livello”, arrivando anche alle minacce di morte: “Ti ammazzo, ti butto dal balcone”.

I comportamenti violenti dell’uomo si sarebbero consumati anche ai danni del figlio affetto da autismo colpito con uno schiaffo, facendolo sbattere con la testa contro il frigorifero, solo perché gli avrebbe chiesto un abbraccio. Le percosse sarebbero state indirizzate anche alla moglie, contro la quale avrebbe lanciato anche una candela accesa. Un contesto caratterizzato da ansia e timore, tanto che i figli e la moglie, secondo il pubblico ministero Giorgia Orlando, che ha condotto le indagini, si sarebbero sentiti assoggettati.

La donna, esasperata, ha presentato denuncia lo scorso dicembre. I due coniugi, che vivono a Latina, hanno avuto tre figli, di cui solo uno è maggiorenne. È il più piccolo, di 14 anni, che presenta una forma di autismo. Proprio a causa della salute del figlio, i due coniugi hanno interrotto al loro relazione, pur continuando a vivere insieme da separati in casa. La donna ha spiegato nella sua denuncia di aver subito per anni aggressioni verbali, condite da minacce, insulti e botte anche contro i figli; in alcune occasioni, l’uomo ha distrutto gli arredi di casa.

Nel corso di un violento litigio accaduto l’anno scorso, la donna ha chiesto all’uomo di lasciare casa, ricevendo un netto rifiuto. Anzi, l’uomo, per tutta risposta, ha occupato una stanza di una casa, chiudendola a chiave e facendola sua. È all’interno della stanza occupata che il 61enne avrebbe intrapreso strane abitudini da spaventare lei e i figli. L’uomo, infatti, descritto praticamente come un sedicente santone, avrebbe compiuto dentro la stanza alcuni riti con incenso e sale, collocando agli angoli della casa alcuni sassolini bianchi.

La donna, nella denuncia, ha parlato di veri e propri riti voodoo. E ancora di altri atti violenti contro i figli maschi tanto da chiamare le forze dell’ordine per intervenire. L’uomo, inoltre, si sarebbe appropriato anche dell’assegno famigliare senza condividerlo con i parenti. Una situazione al limite resa anche più grave dai rifiuti del 61enne alle richieste dei servizi sociali di andare a parlare con loro.

Una figura autoritaria, descritta in questo modo anche dai figli. È uno di loro che spiega nel dettaglio i riti strani che l’uomo avrebbe compiuto dentro casa: incenso sparso nell’abitazione, soprattutto di notte.

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