Ristoro nucleare a Latina, la maggioranza di centrodestra risponde alle critiche dell’opposizione sulla filiera di Governo
“Ancora una volta per le opposizioni le tanto sbandierate trasparenza e legalità si fermano di fronte agli attacchi politici verso gli avversari di turno. È il caso delle farneticanti e sorprendenti dichiarazioni di Lbc, Pd, M5S e Per Latina 2023 circa il ristoro nucleare.
In sintesi, all’indomani della sentenza con la quale è stato riconosciuto al Comune di Latina un ristoro per circa 27 milioni di euro, come prassi vuole l’Avvocatura generale dello Stato ha proposto appello contro la sentenza del Tribunale di Roma.
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È un fatto puramente giuridico e amministrativo, dove la cosiddetta filiera di Governo non c’entra nulla, anche perché, il contrario avrebbe significato che il sindaco Celentano, per riaffermare un diritto che il Tribunale ha riconosciuto al Comune di Latina, avrebbe dovuto chiedere al Presidente del Consiglio di fare pressioni sull’Avvocatura dello Stato affinché la sentenza non venisse impugnata, o peggio ancora di intervenire sui giudici per ottenere una ulteriore sentenza favorevole.
Oltre che al ridicolo, siamo all’istigazione alla commissione di reati, e tutto questo mentre si contesta proprio al Governo Meloni di voler mettere sotto direzione la magistratura”.
Così, in una nota, i capigruppo di maggioranza Vincenzo Valletta – Lega, Cesare Bruni – FdI, Enzo De Amicis – Lista Celentano, Mauro Anzalone – Forza Italia e Maurizio Galardo – Udc.
