RISTORATORE MOROSO PRENDE A SCHIAFFI IL TECNICO DI ACQUALATINA PRONTO A BLOCCARE IL FLUSSO IDRICO: CONDANNATO

Latina, la sede di Acqualatina

Tecnico di Acqualatina Spa schiaffeggiato dal titolare del ristorante: l’uomo si era recato nel locale per sospendere il flusso idrico

Un fatto avvenuto sei anni fa, ad aprile 2019, quando due tecnici di Acqualatina si recano nel ristorante “L’Oasi del Gusto” che si trova a Sezze, in Via Bassiano, per sospendere il flusso idrico sull’utenza intestata a M.S., 59enne di Sezze. Un provvedimento dovuto alla morosità dell’utente.

Il ristoratore, dopo aver visto i due tecnici pronti ad eseguire il blocco, si infuria, va incontro agli operatori e gli strappa via il blocchetto dalle mani che sarebbe stato messo per bloccare il flusso idrico. Non pago, il 58enne schiaffeggia violentemente in viso uno dei tecnici, causandogli ferite guaribili in cinque giorni come come da referto dell’ospedale San Carlo di Sezze.

Un’azione che costa all’uomo la doppia accusa di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale e lesioni. Di questi reati, il 58enne, difeso dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo ha dovuto rispondere oggi, 14 aprile, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Latina, Elena Nadile. Costituiti come parti civili i due tecnici di Acqualatina, assistiti dall’avvocato Italo Montini.

Sono stati, infatti, proprio i due tecnici – uno di Latina e l’altro di Sezze – a sporgere denuncia nei confronti del titolare del locale. I due uomini spiegano nella denuncia che, dopo aver mostrato tutti gli insoluti all’utente, quest’ultimo ha iniziato a reagire con violenza: “Siete dei pezzi di merda”. Preso dalla furia, il titolare del ristorante strappa il verbale dell’intervento di sospensione e aggredisce uno dei due tecnici prendendolo a schiaffi.

Oggi, il processo si è concluso. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 1 anno di reclusione per l’imputato. Al termine della camera di consiglio, il giudice monocratico Elena Nadile ha condannato l’uomo alla pena (sospesa) di 10 mesi di reclusione, oltreché al pagamento dei danni subiti dalle parti civili da calcolarsi in separata sede.

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