RISSA TRA COLPI PROIBITI E BOTTIGLIATE SULL’ISOLA LUNATA: NEI GUAI 4 RAGAZZI DI LATINA

Una maxi rissa sull’isola Ponza inguaia un gruppo di ragazzi pontini e campani: la Procura chiede il processo

Un decreto di citazione diretta a giudizio dispone la richiesta di processo per sei ragazzi protagonisti di una rissa a Ponza, tra botte da orbi e bottiglie come armi. A firmare l’indagine è il sostituto procuratore di Cassino, Maria Beatrice Siravo, che porta a giudizio quattro ragazzi di Latina, tra 26 e 31 anni, e due giovani campani, entrambi trentenni.

Era l’estate maledetta dell’isola di Ponza, quella in cui trovò la morte il kickboxer e buttafuori romano Gianmarco Pozzi. L’isola, come sempre, ad agosto, era animata dai giovani che invadono Ponza e che la sera trasformano l’isola in un divertimentificio tra locali, alcol a fiumi e droghe di ogni tipo, dalla cocaina alle sintetiche.

È in questo contesto che la notte di Ferragosto 2020, i quattro ragazzi di Latina, per motivi futili, iniziano a litigare con due ragazzi napoletani. Uno sguardo di troppo e scoppia la rissa: i latinensi prendono il sopravvento prendendo a schiaffi e pugni i due campani. All’epoca sono tutti tra i ventuno e i venticinque anni, nel pieno della loro gioventù, sprecata a fare a botte. Durante la rissa, spunta fuori anche una bottiglia di vetro con cui uno dei due ragazzi campani viene colpito, riportando fratture al naso e alla costola. L’altro se la cava con un trauma al collo e al polso.

Sarà un’udienza predibattimentale presso il Tribunale di Cassino a stabilire se i sei giovani dovranno affrontare un processo o meno. I reati contestati a carico dei sei, a vario titolo, sono quelli di rissa e lesioni (quest’ultimo solo per due dei latinensi).

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Marco Nardecchia, Oreste Palmieri, Sinuhe Luccone, Lucio Teson, Fabrizio Porciello, Stefano Montone e Emanuele Coppola.

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