Rissa e accoltellamento in centro nel capoluogo, la Polizia di Stato arresta uno dei presunti responsabili
È stato interrogato il tunisino di 26 anni arrestato dalla Polizia di Stato perché ritenuto il responsabile, insieme a un complice, della rissa con tanto di accoltellamento che ha avuto suo epilogo due giorni fa con l’intervento del 118 e il ricovero di due giovani connazionali feriti, di cui uno in maniera grave.
Assistito dall’avvocato Giuseppe Rosella, il 26enne, nel carcere di Via Aspromonte, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, il quale ha convalidato l’arresto e lasciato il giovane dietro le sbarre con ordinanza di custodia cautelare apposita.
Il 26enne doveva rispondere del reato di ricettazione per aver guidato il motorino rubato con cui, insieme al suo complice, è piombato dal gruppo dei connazionali. Contestata anche la rapina in quanto il giovane è stato trovato in possesso di una carta prepagata rubata frutto di un’attività delittuosa. Infine, il tunisino deve rispondere di lesioni per aver ferito i due connazionali.
La Polizia di Stato di Latina, nella giornata di ieri, aveva proceduto al suo fermo d’iniziativa. Intorno alle ore 18 di mercoledì, 12 febbraio, le pattuglie della Squadra Volante erano intervenute in via Emanuele Filiberto, dove era stata segnalata la presenza di uno straniero ferito ad una gamba con un’arma da taglio. Proprio davanti al noto Hotel Europa.
L’uomo, subito accompagnato in ospedale, si trovava in compagnia di altri due soggetti, che sono stati ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal dirigente Guglielmo Battisti, e che hanno riferito di aver subito un’aggressione da parte di due uomini, mentre si trovavano in Piazzale Gorizia.
I due presunti aggressori, giunti a bordo di un motorino, avrebbero accoltellato la vittima e dopo la colluttazione si sarebbero dileguati abbandonando sul posto lo scooter, poi risultato rubato.
Acquisite le informazioni necessarie, i poliziotti della Mobile hanno avviato celermente le ricerche del sospettato, riconosciuto in foto anche dagli aggrediti, che è stato rintracciato e sottoposto a fermo d’iniziativa in quanto sospettato di ricettazione, rapina, e lesioni.
Oggi l’interrogatorio e la conferma del carcere.
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