RISARCITO BAGNINO A TERRACINA, UILTUCS: “A PAGARE È IL CAMPING E NON LA SOCIETÀ FANTASMA CHE AVEVA L’APPALTO”

Bagnini a Terracina, presso l’Ispettorato del lavoro riconosciuti un indennizzo risarcitorio da 4mila euro per un lavoratore. La somma è stata riconosciuta dal titolare di uno stabilimento balneare di Terracina. Uiltucs Latina: “Vista l’assenza e la latitanza della società che aveva l’appalto, diventa responsabile il camping di Terracina che aveva l’affidamento del servizio assistenza bagnanti”.

Le Società fantasma di Terracina costruite per vendere il servizio di Assistenza Bagnanti scappano e non si presentano all’Ispettorato, le committenti che affidano il servizio pagano le conseguenze. È questo il risultato della giornata di ieri, presso l’Ispettorato del Lavoro di Latina, in merito alle richieste avanzate dal sindacato Uiltucs Latina.

Al lavoratore assistente bagnante è stato riconosciuto un indennizzo risarcitorio di 4000 euro per essere stato inquadrato con un contratto “pirata”. “Questa negligenza, nonostante le convocazioni inviate alla società datore di lavoro – spiega il segretario Uiltucs, Gianfranco Cartisano – sono ricadute in capo e a carico del noto camping stabilimento balneare situato alle porte di Terracina, il quale dovrà pagare il lavoratore per il danno retributivo causato dalle società “ballerine” che gestiscono da anni i servizi di salvataggio sul litorale pontino. Aziende ballerine le definiamo da anni, oltretutto ancora al momento affidatarie da parte del Comune di Terracina del servizio Assistenza Bagnanti delle spiagge libere”. 

“In questi giorni – dichiara Cartisano – avevamo contestato al Comune di Terracina l’affidamento diretto a questi solito noti faccendieri della sabbia che traggono profitto con il denaro pubblico sulla pelle dei lavoratori. Ieri la conferma delle nostre denunce presso l’Ispettorato territoriale del Lavoro che ha dovuto chiamare in causa l’azienda committente, perchè la società diretta, datore di lavoro, sarebbe la  responsabile delle truffe al lavoratore, invece e’ sempre latitante, assente ogni qualvolta che viene convocata dalla Uiltucs presso l’Ispettorato del Lavoro”.  

“Il coraggio e la determinazione di denunciare rimane lo strumento insieme alla nostra categoria per far emergere e lottare per il buon lavoro. L’indennizzo risarcitorio al bagnino di ieri è un passo importante ed un segnale chiaro degli Enti Ispettivi, i quali lanciano un messaggio preciso agli addetti ai lavori della sabbia, applicando il principio della responsabilità solidale. La negligenza retributiva di queste socità a scatole cinesi ricadrà sempre sul committente, compresi i Comuni che dovrebbero essere più attenti sull’affidamento dell’assistenza bagnanti. Ricordiamo – conclude Cartisano – che  questi lavoratori vigilano e salvano la vita delle persone, oltretutto a volte sottopagati”.

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