Fare Latina plaude agli interventi di riqualificazione del centro storico: Stabellini: “Un modo per tornare a sentirsi comunità”. Marini: “Un inizio per riqualificare presto altri quartieri della città”
C’è fermento in città. Finalmente qualcosa si muove nell’ambito della riqualificazione urbana, un restyling che coinvolge una parte fondamentale del centro storico di Latina, da via Pio Vi passando per corso della Repubblica e via Eugenio di Savoia, quella che i latinensi definiscono ‘croce’, passaggio e snodo inevitabile per arrivare nel cuore pulsante della città, piazza del Popolo.
Verde, tecnologia, arredo, spazi nuovi: tutti elementi che l’amministrazione comunale ha annunciato nel progetto esecutivo de ‘Latina, le radici del rinnovamento’.
“Una soddisfazione enorme, certo non è un investimento strutturale, sul quale comunque si sta lavorando e che sarà oggetto delle successive fasi pianificatorie, ma crediamo che sia un importante tassello per riqualificare il centro di Latina un passo per volta- dichiara Roberto Stabellini, vicepresidente di Fare Latina-. Quella messa in atto da questa amministrazione comunale è un’autentica sweet revolution e se il plauso va all’intero lavoro della giunta è anche vero che l’assessore all’urbanistica Annalisa Muzio ha dimostrato ancora una volta una rara capacità di decisionismo, tenacia e lungimiranza. Seguire in prima battuta i lavori di coordinamento attraverso un saggio momento di incontro con la ditta esecutrice per cadenzare il cronoprogramma sta a significare che nel più breve tempo possibile i cittadini di Latina -e le attività commerciali che si affacciano su quella zona- potranno usufruire di un centro storico finalmente all’altezza delle aspettative. Infatti, non sarà soltanto la celebrazione di una tanto attesa riqualificazione di uno snodo importante che conduce nel cuore della città come piazza del Popolo, ma finalmente l’arredo urbano della ‘croce’ centrale diventerà il punto di aggregazione dei latinensi, anche grazie all’utilizzo della tecnologia, cominciando a creare quei passi fondamentali per trasformare Latina in una città smart. Aggregare i latinensi in un punto centrale della città, riqualificato, veicola anche un messaggio sociale, quello di stimolare quel processo di senso di comunità che negli ultimi anni abbiamo tutti un po’ smarrito. Cittadini, attività commerciali e turisti troveranno il cuore della città cambiato, quasi un salotto, dove poi tutti saremo chiamati, associazioni, movimenti e partiti a creare contenuti culturali per animare una città che ha necessità di uscire dal torpore in cui era caduta”.
“L’avvio dei lavori per una prima sistemazione dell’area del centro storico è un punto di partenza che deve servire da esempio per la riqualificazione anche degli altri quartieri – aggiunge Massimo Marino, anche lui vicepresidente di Fare Latina-. Sottolinea la necessità di ritornare ad un controllo del territorio anche da un punto di vista ambientale e della qualità urbana. E questo riguarda la città tutta, compresi i borghi. La riqualificazione del centro rappresenta il modello al quale dovranno seguire altri interventi in tutti i quartieri della città, in modo da riattivare una politica di governo del territorio, dai piccoli interventi ai grandi lavori, contribuendo a ristabilire il corretto rapporto tra cittadini e istituzioni in una visione d’insieme. Fare Latina si è sempre posta come soggetto civico di promozione e ascolto, per trasferire le istanze sui tavoli istituzionali e chiedere risposte”.