Il consigliere comunale di minoranza, Aristide Proietti (PSI), ha formalizzato una comunicazione al Sindaco e agli uffici competenti, denunciando lo scarso controllo da parte dell’Amministrazione sui lavori effettuati dalle società che realizzano infrastrutture, in particolare sul mancato ripristino del suolo pubblico.
“Ben vengano i lavori di manutenzione e di ammodernamento delle infrastrutture – sottolinea Proietti – ma dopo i lavori non si devono lasciare le strade in condizioni indecorose. Buche, avvallamenti e manti stradali rattoppati in modo provvisorio stanno mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e compromettendo l’immagine della città. Non è tollerabile che interventi autorizzati si concludano con un danno permanente al territorio”.
“Il Comune di Cori possiede un regolamento per la manomissione ed il ripristino del suolo pubblico da parte di terzi – ricorda Proietti –. Prevede criteri e prescrizioni tecniche per la realizzazione degli interventi e per il ripristino post intervento a carico delle imprese. Prevede anche controlli affidati alle competenze del corpo di Polizia Locale che può comminare sanzioni. Sembra però che questo regolamento sia costantemente e completamente disatteso.
Questa disattenzione dell’amministrazione è particolarmente grave perché da una parte contribuisce significativamente al degrado urbano, dall’altra rappresenta un aggravio sulle risorse pubbliche quando gli oneri del ripristino dei tappetini dell’asfalto stradale dovrebbero essere un onere delle imprese private che realizzano lavori infrastrutturali”.
Proietti chiede una ricognizione urgente da parte degli uffici comunali competenti per mappare le aree a far assumere alle aziende le proprie responsabilità. “La città non è un cantiere abbandonato. È ora che chi scava, ricostruisca” conclude il Consigliere.