RIO MARTINO, FUMATA NERA AL TAVOLO TECNICO: SU SPONDE CROLLATE E DRAGAGGIO È STALLO

Rio Martino
Il porto canale di Rio Martino

Tavolo tecnico per Rio Martino: i tempi si allungano per una soluzione ai problemi sponde e dragaggio. Regione si tira fuori

Non è proprio di buon auspicio il sunto finale del tavolo tecnico che si è tenuto oggi, 23 gennaio, presso il Comune di Latina. Convocato dal servizio “Trasporti” dell’ente di Piazza del Popolo, il tavolo era stato invocato, con conseguenti convocazioni dei vari enti, dopo che i Carabinieri Forestali del Parco Fogliano avevano comunicato, a inizio gennaio, al Comune di Latina, che il canale di Rio Martino aveva subito dei danneggiamenti sulle sponde a causa degli eventi atmosferici che si erano susseguiti.

Maltempo, incuria e dissesto idrogeologico che, come già ricordato, avevano fatto sì che, a settembre 2022, il Comune disponesse il senso unico di marcia sul lungomare da Rio Martino fino a Capoportiere. Nel caso specifico, il danneggiamento della sponda è avvenuto all’altezza del parcheggio asfaltato dove la struttura in cemento ha ceduto in maniera rilevante. Al che la Dirigente del settore “Trasporti” del Comune di Latina, Daniela Prandi, ha convocato un tavolo tecnico a cui sono stati invitati il Commissario Carmine Valente e vari enti, tra cui Provincia di Latina, Guardia Costiera, Consorzio di Bonifica e Ente Parco, e soprattutto il Consorzio privato “Porto di Latina a cui, previa selezione pubblica conclusa, è stato affidato, a settembre 2021, la gestione dei futuri 200 posti barca previsti lungo il porto canale.

Il tavolo tecnico, almeno nelle intenzioni del Comune, mira a stabilire le procedure che si intendono mettere in campo per mantenere aperto e navigabile il canale. Una condizione necessaria affinché si porti a compimento l’affidamento al Consorzio “Porto di Latina”, a distanza di quasi un anno e mezzo dalla vittoria nella selezione pubblica. Nel tavolo, inoltre, come detto, è stato inserito il punto all’ordine del giorno che, in realtà, risulta essere la cronicità più impellente da risovere: il dragaggio, ultimo dei quali è stato concluso a giugno scorso, ma che, come tutti gli altri interventi degli anni passati, non è stato sufficiente a evitare per un lungo periodo gli insabbiamenti.

Al concesso – che era già slittato di qualche giorno rispetto alla data di convocazione – erano presenti tutti gli enti invitati, con l’aggiunta della Regione Lazio e del Ministero Infrastrutture e Trasporti, rappresentati rispettivamente da un tecnico e da un ufficiale della Guardia Costiera. Peraltro, il Ministero ha aperto un vero e proprio capitolo dedicato a Rio Martino con una unità di servizio che vigila su ciò che sta succedendo.

Fatto sta che, per quanto riguarda, sponde crollate e dragaggio, la Regione Lazio si è detta sicura di non avere competenze dirette; anzi, in sostanza, ha demandato la responsabilità della manutenzione ai due Comuni interessati geograficamente e amministrativamente, Latina e Sabaudia. Un punto che la Regione, inizialmente non invitata al tavolo, ma poi aggiunta tra gli enti coinvolti, ha tenuto a ribadire, facendo riferimento a tutta una serie di carte e documenti che hanno lasciato non poco spiazzati gli altri enti, tanto è che il tavolo è stato aggiornato al prossimo 9 febbraio. In quella data, carte alla mano, i suddetti altri enti risponderanno sul tema “competenze” che, al momento, rischiano di essere l’ennesimo scaricabarile. Insomma, l’immobilismo per dragaggio e sponde sembra dietro l’angolo.

Per di più, rispetto ai protocolli disposti negli anni dal Comune di Latina con gli altri organismi, dall’ente di Piazza del Popolo, in particolare dal settore “Ambiente” e “Trasporti”, pare che non siano stati trovati i documenti sottoscritti. Una confusione che non aiuterà certo alle sorti del porto canale di Rio Martino, senza parlare di una concessione con il privato vincitore che, al momento, sembra sempre più un miraggio. E a metà febbraio, il Consiglio di Stato si dovrà pronunciare anche sul ricorso presentato dal Consorzio Nautico di Borgo Grappa – contro il Comune di Latina e nei confronti del vincente “Porto di Latina” costituitisi in giudizio e l’altro partecipante alla selezione pubblica (Rizzardi srl e Cometa srl) – che punta ad annullare l’affidamento in concessione dello specchio acqueo.

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