Silurata dalla scelta del sindaco di Cisterna, Valentino Mantini, che ha deciso di ritirare le sue deleghe, l’ormai ex assessora a Scuola e Sport dice la sua
Lo fa con un post sui social. L’ex assessora a Scuol e Sport del Comune di Cisterna, Emanuela Pagnanelli, interviene dopo che il sindaco Mantini ha ritirato le sue deleghe e quelle del collega di giunta Carlo Carletti. Quest’ultimo e Pagnanelli, in maniera plateale, nell’ultimo consiglio comunale di Cisterna, si erano seduti, in aperta polemica con l’amministrazione, fuori dalle sedie riservate ai componenti della Giunta nell’assise civica. Un gesto figlio di profondi malesseri di maggioranza che ha provocato la decisione di Mantini – o forse è stato solo un pretesto – di rimuoverli come assessori.
“Volevo rassicurare tutti i cittadini sulla questione riguardante le mie deleghe da Assessora: era già tutto scritto. Abbiamo solamente aiutato il Sindaco Mantini – scrive Emanuela Pagnanelli – a trovare un pretesto. Ebbene sì, il rimpasto era previsto e imminente, ma attraverso delle insensate dimissioni. Questo in favore della politica della mia lista, secondo la quale aver lavorato bene non era piu sufficiente per continuare.
La matematica dei voti per le prossime elezioni è quello che conta. Non sicuramente l’impegno profuso, con responsabilità e tanto, tanto lavoro. Il dialogo ed il confronto, di cui parla il Sindaco, non hanno portato a risultati e a decisioni condivise e assunte collegialmente.
Il rimpasto non riguarderà tutti gli assessori, ma solo quelli chirurgicamente scelti, al di là del merito, in relazione alle forze politiche di serie A o B. Questo ha inevitabilmente portato ad attriti e scontri. Inoltre, in nome di personalismi e di sleale condotta politica ho visto organizzare eventi riguardanti il mio assessorato a mia insaputa e questo è stato per me inaccettabile, perché volto a sminuire il mio operato e a dare visibilità a una parte politica, intenta solo e sempre ad autocelebrarsi per mera propaganda.
Il Sindaco parla di dignità, ma solo riferendosi a se stesso. Purtroppo, caro Sindaco, c’è anche la mia di dignità. Ad aver subito una mancanza di rispetto sono stata io. Il lavoro di questi due anni e mezzo sarà un bellissimo ricordo che mi soddisfa e rende orgogliosa, e questo grazie a tutti gli operatori, sia nel mondo scolastico che in quello sportivo, che hanno riconosciuto il mio impegno disinteressato e fuori dalle logiche politiche e la mia completa dedizione per sostenere e migliorare questi due settori importanti di cui mi sono occupata in modo fattivo, accogliendo le istanze di tutti e cercando soluzioni. E’ stato un lavoro enorme, reso possibile dal coinvolgimento e la collaborazione sinergica di queste due importantissime realtà, che ringrazio per la stima che mi hanno sempre manifestato.
Non pensavo di creare tutte queste difficoltà, rispetto alla filosofia politica imperante, me ne scuso, ma non mi sarei mai dimessa cedendo e asservendomi in modo acritico alla logica del “rimpasto”. Le ambizioni e i “campi larghi” fanno il resto, ma sicuramente non mi appartengono. Il mio lavoro resta ed è visibile a tutti. Sì, Signor Sindaco, il mio è stato un atto politico, sano, aperto, senza dietrologie. Non sono una Yes Woman. Dopo l’ultimo consiglio comunale, sono rientrata a casa, felice di aver dato un insegnamento importante a mia figlia.
La dignità personale, il rispetto per se stessi e per gli altri, l’onestà intellettuale, la lealtà e la libertà di pensiero non sono valori negoziabili. È questo che insegno ogni giorno anche ai miei alunni.Continuerò a camminare a testa alta e a dare il mio contributo culturale e professionale alla nostra comunità, a cui sono e sarò sempre grata per l’affetto e la stima che mi ha dimostrato”.