Egato, M5S Lazio: “Basta attacchi strumentali: con nostro emendamento c’è un risparmio di oltre 400mila euro all’anno”
“Adesso basta! Una becera campagna politica e mediatica sta cercando di addossare al Movimento 5 Stelle la responsabilità di aver stabilito, attraverso un emendamento, i compensi di Presidente e membri del Consiglio di Amministrazione degli Egato. Le cose non stanno così e sono gli atti a parlare. Lo scopo dell’emendamento presentato dai consiglieri Gaia Pernarella e Devid Porrello, era quello di abbassare i compensi rispetto a quanto proposto nel testo originario della Legge, arrivato in Aula.
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Basterebbe prendersi la briga di leggere le carte per capire come sono andate le cose, ma se la campagna elettorale imminente offusca la verità noi non siamo disposti a tollerare oltre uno sciacallaggio mirato a screditare il gruppo regionale M5S, che si è sempre battuto per abbassare i costi della politica.
Il testo originario arrivato in Aula, citava testualmente: “Il Presidente e i componenti del Consiglio direttivo restano in carica per un quinquennio, sono rinnovabili per una sola volta e il loro compenso è individuato con riferimento alle indennità di funzione, rispettivamente, del sindaco e degli assessori del comune capoluogo di Provincia o del comune capoluogo della Città metropolitana di Roma Capitale, come rideterminate ai sensi dell’articolo 1, commi 583, 584 e 585 della Legge 30 dicembre 2021 n. 234 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024).
In parole semplici significa che l’indennità mensile prevista a Presidente e membri del CdA, tenuto conto degli aumenti agli Amministratori locali, stabiliti dalla Legge di Bilancio 2022 del Governo, sarebbe stata la stessa del Sindaco di Roma (13.800 euro/mese) e delle altre città capoluogo del Lazio (circa 11.000 euro/mese).
Con l’emendamento in questione si proponeva di ridurre tale compenso, portandolo, per Presidente e membri del CdA, rispettivamente all’80% e al 50% di quanto viene corrisposto al Presidente della Regione, che in base alla LR 4/2013, guadagna 13.800 euro al mese. A conti fatti, con un risparmio annuo di oltre 400mila euro.
È matematica, ma si sa, nel clima rovente della campagna elettorale, quando lo sport preferito è il punta-dito e lo scaricabarile, tutti pronti a scrivere, molti pronti a leggere, quasi nessuno a far di conto”.
Così in una nota il Gruppo M5S alla Regione Lazio.