La Regione Lazio annulla in autotutela l’Egato di Frosinone e pone le basi per annullare tutti gli Egato del Lazio
La giunta di Francesco Rocca ha approvato la delibera per annullare la costituzione dell’assemblea dell’Egato della provincia di Frosinone, il cui presidente era fino ad oggi Mauro Buschini, ex consigliere regionale del Partito Democratico.
L’Egato, o meglio ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale dei rifiuti, di Frosinone era l’unica assemblea finora costituita, dopo il via libera dato nell’aprile 2022 per decisione della Giunta Zingaretti. Secondo il dettato della precedente giunta a marco PD si sarebbero dovute costituire 5 Egato, una per ogni provincia, con l’Ato della città metropolitana di Roma Capitale che prevedeva due sub ambiti (Roma capitale e l’ex Provincia).
Gli Egato avrebbero dovuto gestire la raccolta dei rifiuti e tutto l’ambito ad esso connesso. L’atto in autotutela che praticamente annulla tutti gli enti di gestione è stato approvato su proposta dell’assessore ai Rifiuti Fabrizio Ghera e dispone l’annullamento dei criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso. L’annullamento avviene in autotutela per la non corretta rispondenza degli atti medesimi alle norme vigenti, con riferimento al criterio utilizzato per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale.
Anche una parte dell’opposizione si è dimostrata favorevole all’abolizione degli Egato.
“Bene l’abolizione degli EGATO, gli Enti di governo d’ambito territoriale per la gestione integrata dei rifiuti urbani, che la precedente Giunta regionale del Lazio aveva fortemente voluto per creare il solito poltronificio. La gestione ottimale dei rifiuti è un tema centrale e gli investimenti devono riguardare sistemi di raccolta e smaltimento innovativi ed a basso impatto ambientale, per la chiusura del ciclo, e non devono servire a pagare gli stipendi dei soliti noti”.
Lo dichiarano, in una nota Virginia Raggi, già sindaco di Roma e Roberta Della Casa, consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle Lazio.