Provincia di Latina, impianti rinnovabili e smaltimento rifiuti: Fazzone vuole l’accelerata sulle autorizzazioni, ma il Settore Ambiente di Via Costa non dimostra di essere lento nel rilasciarle
Sarebbe interessante comprendere meglio cosa volesse realmente intendere il Senatore di Forza Italia Claudio Fazzone quando, un paio di giorni fa, nell’annunciare l’endorsement al Sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli come prossimo candidato alla Presidenza dell’Ente di Via Costa, ha battuto su un punto per lui imprenscindibile (e per la verità anche per i cittadini, sebbene da un altro punto di vista).
Per il Senatore di Forza Italia, senza il quale l’accordo con Partito Democratico e Civiche Pontine per Stefanelli Presidente della Provincia non sarebbe stato possibile, esiste un problema chiamato Settore Ambiente nell’ente provinciale: “Proprio quest’ultimo settore – ha detto Fazzone – nonché le criticità che lo contraddistinguono, deve essere il fulcro del rilancio dell’azione della Provincia di Latina. L’obiettivo condiviso è la ristrutturazione di un settore che non riesce a dare risposte rapide alle nostre imprese in termini di autorizzazioni, in particolare l’AUA (autorizzazione unica ambientale) che deve essere rilasciata massimo in 60 – 90 giorni e non come accade adesso con ritardi biblici“.
Parole che quantomeno hanno il merito della chiarezza ma che, però, andrebbero interpretate poiché tanti tra cittadini, comitati, associazioni e qualche raro politico la pensano allo stesso modo, solo che in maniera capovolta. Ossia: il settore ambiente va sì ristrutturato ma nel senso di fornire più potere alle scelte dei rappresentati del popolo o ai cittadini che si vedono autorizzati impianti di rifiuti o rinnovabili, sovente vicino alle proprie case o attività.
Non che, va detto, la Provincia di Latina sia il fulcro del problema. La questione della autorizzazioni date ai privati nell’ambito di rifiuti/energia è annosa e non vede a capo della filiera gli enti provinciali, sebbene le Regioni, con un posto marginale lasciato ai Comuni i quali, altrettanto spesso, si presentano alle conferenze dei servizi, o depotenziati o semplicemente incapaci di comprendere e agire (fatte salve altre situazioni indicibili).
Conclusa la doverosa premessa, è proprio vero ciò che dice Fazzone? È vero che la Provincia ci mette tanto tempo a rilasciare le autorizzazioni?
La risposta è no e basterebbe dare un’occhiata all’Albo Pretorio di Via Costa per capire che, in realtà, sono tanti gli impianti sia di rinnovabili che di smaltimento rifiuti ad essere autorizzati nella provincia di Latina.
L’esempio può essere fornita anche da quest’oggi, in data 26 novembre 2021. Al momento, sull’Albo Pretorio della Provincia di Latina, campeggiano 3 provvedimenti che costituiscono il via libera a tre impianti. Si tratta di una proroga richiesta dalla società Indeco, una delle due srl che gestisce gli invasi nella Discarica di Borgo Montello, che ottiene, avendo già in faretra un’autorizzazione unica ambientale (proprio quelle di cui Fazzone lamenta la farraginosità nel rilascio), una proroga all’inizio dei lavori per l’impianto di fotovoltaico che ha ricevuto l’ok tra giugno e luglio con Conferenza dei servizi positivamente conclusa e successiva Aua. Per la cronaca, è stata propria la società Indeco a ritardare i lavori per l’emergenza Covid e alcuni errori materiali nell’autorizzazione della Provincia che riducevano seppur di poco la potenza dell’impianto, da 394,68 kWp a 393,30 kWp.
Non è finita perché, oltreché al fotovoltaico di Indeco da realizzarsi dentro la discarica di Borgo Montello, ci sono ben due conclusioni positive di Conferenze Servizi, ossia il viatico alle prossime autorizzazioni uniche. La prima per quanto riguarda un impianto di fotovoltaico da realizzarsi in Strada Sabotino (Latina) per una potenza di 4,58 MWp proposto dalla società Mag Lazio srl che, a dispetto del nome, ha sede a San Pietro di Morubio in provincia di Verona. Un impianto che sorgerà su terreno agricolo nonostante sia Regione Lazio che almeno un Comune della provincia di Latina abbiano iniziato l’iter per regolarizzare lo zampillare sempre più incontrollato di questo tipo di impianti (le conseguenze di impatto ambientale futuro sono rimandate come fanno le cicale).
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Da ultimo, oggi la Provincia di Latina pubblica la conclusione positiva di una Conferenza dei Servizi che si è tenuta per approvare una variante sostanziale dell’autorizzazione unica richiesta dalla società Cardi srl di Itri per un impianto di rifiuti non pericolosi. L’impianto di smaltimento rifiuti si trova in località Montuolo (Comune di Itri) e tratta per lo più scarti di lavorazione edile e provenienti dal movimento terra.
Non sappiamo molto bene a cosa si riferisse il senatore Fazzone quando parlava di tempi biblici per rilasciare autorizzazioni ambientali. Ciò che è certo è che, andando a spulciare i pareri forniti nelle varie conferenze dei servizi da parte degli Enti, compresa la Provincia di Latina, non risulta proprio una lentezza o una ritrosia a concedere il via libera a impianti di cui si conosce a malapena l’inizio ma non sicuramente la fine.