RIFIUTI E IGIENE PUBBLICA A LATINA, LNC E FDI: “NO AL PEF. VERTICE DI ABC RESPONSABILE”

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Pef e servizio igiene pubblica a Latina: “Dal libro che, dopo sei anni, state ancora scrivendo avete espunto la lettera P, come Programmazione e Pulizia”

Il gruppo Consiliare “Latina nel Cuore”, per bocca dei Consiglieri On. Zaccheo, Dino Iavarone, Mario Faticoni e Renzo Scalco hanno espresso il loro voto negativo al Piano Economico Finanziario del servizio d’igiene urbana, alla presenza degli Assessori Bellini e Mellacina e del vertice di Abc.

“Prendiamo atto che l’Assessore Mellacina – ha detto l’On. Zaccheo – ci ha detto che nel mese di Maggio la riscossione della Tari equivale all’incasso di tutto il 2021. In ossequio al principio della continuità amministrativa, sarebbe interessante conoscere le  ragioni per cui  lo scorso anno si è riscosso il 50% in meno. Ci chiediamo, poi, perché alcuni servizi importanti, come la pulizia delle caditoie, la disinfestazione e la derattizzazione siano stati esternalizzati, quando potevano essere in capo all’azienda. Non abbiamo ricevuto risposta al quesito, posto anche in Commissione, della mancata patrimonializzazione della sede di Abc, la quale paga al Comune un fitto di circa 143.000 euro”.

“Parlando del Pef di Abc – scrivono in una nota i consiglieri di “Latina nel Cuore” Zaccheo, Dino Iavarone, Renzo Scalco Mario Faticoni e la Consigliera Comunale di Fratelli d’Italia Patrizia Fanti – abbiamo più volte chiesto al management di Abc che ci venga illustrato il Piano Industriale, altrimenti navighiamo nel buio! Un Piano industriale che, è bene ricordare, prevedeva nel 2019 il raggiungimento del 65% della raccolta differenziata, con un incremento annuo tra il 5-10%. Ci dite che il Comune di Latina, ad oggi, si attesta ad un 38% di differenziata. Lo prendiamo come un atto di fede anche perché, ad esempio, se la percentuale fosse di poco più bassa perderemmo la Bandiera Blu”.

“Servirebbe una differenziata a due velocità fra alta e bassa densità abitativa. Sarebbe impensabile trattare allo stesso modo la lottizzazione Cucchiarelli con i palazzoni della Q4. La città, mai come in questi anni, versa in un degrado che è sotto gli occhi di tutti. Dal centro alla periferia, non c’è angolo di Latina che non necessiti di pulizia dei marciapiedi, sanificazione delle aree di pertinenza dei cassonetti, igiene pubblica nel suo complesso. Come ha ricordato, in occasione della sua audizione in Commissione Attività Produttive la Presidente di Confesercenti Susanna Gloria, le nostre amministrazioni pulivano i marciapiedi con le lance, almeno tre volte a settimana”. 

“Chiediamo, infine, un Consiglio Comunale monotematico sul ciclo dei rifiuti. Abc, infatti, è soltanto un piccolo segmento di un ciclo che va monitorato e chiuso. La chiusura della discarica di Borgo Montello, infatti, ci impone di pensare a soluzione che – ad esempio – altre realtà nazionali ed europee hanno percorso, come l’inertizzazione dei rifiuti”.

“Le critiche che vi rivolgiamo – ha fatto presente il Consigliere Faticoni – sono dettate dalla pura onestà intellettuale. Il cittadino paga e pagherà di più, a fronte di un servizio carente o, per meglio dire assente. State costruendo un sistema dalla modalità orwelliana, per cui il lavoro che dovrebbe svolgere l’azienda è, di fatto, in capo al cittadino che vedrà un aumento della Tari previsto al 5%”.

La Consigliera di Fratelli d’Italia Patrizia Fanti ha ricordato “come a Latina ci sia stata sempre una sensibilità verso i temi ambientali e della raccolta differenziata. Tutto questo sistema di raccolta non nasce oggi, ma ha radici profonde. Negli anni 2000 la percentuale era al 37%, avendola noi trovata al 7%. Fummo premiati dall’allora Presidente della Regione di sinistra Marrazzo come Comune Riciclone. Vincemmo il primo premio, 100.000 euro per la sensibilità dei nostri concittadini. Oggettivamente la città si presenta non in perfetta forma e ci chiediamo come farete a mantenere l’impegno di giungere, entro la fine dell’anno, al 54 % della raccolta differenziata. Le responsabilità non sono dei cittadini, forse neanche dell’amministrazione in toto, quanto del vertice di Abc che – evidentemente – mostra più di qualche criticità nel condurre al meglio questa macchina”.

“La situazione della raccolta rifiuti a Latina -aggiunge Giovanna Miele (Lega) – è drammatica. E il dibattito di oggi in Consiglio comunale, considerate anche le enormi spese che i cittadini devono sostenere per pagare le bollette della tari, ha un che di surreale. La difesa a spada tratta di Abc che viene fatta dal sindaco Coletta e dalla maggioranza non è più accettabile, a cominciare dal far finta di niente se ancora una volta è stato applicato il tributo provinciale per la tutela e e protezione ambientale pari al 5% a causa del mancato raggiungimento di raccolta differenziata di un misero 30%, con inevitabile ripercussione sulle tariffe applicate ai cittadini. Il Consiglio comunale è l’organo che deve fornire l’indirizzo all’azienda speciale. Siamo noi consiglieri, eletti dai cittadini, a dover stabilire se l’azione dell’azienda viene svolta come si deve e dare ad essa l’indirizzo da seguire. Oggi non è più possibile fare finta di nulla. La città è invasa dall’immondizia, i rifiuti in gran parte del centro non vengono raccolti con regolarità. È vero che laddove funziona la differenziata la situazione è migliore ,ma questo non può diventare né un alibi né una scusa. Non diamo la colpa all’azienda speciale, però. Perché la responsabilità della situazione è tutta della politica perché è la politica che deve indicare all’azienda Abc quel che deve fare e richiamarla all’ordine quando i risultati non vengono conseguiti”.Lo afferma la consigliera comunale della Lega Giovanna Miele

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