Il consigliere comunale di minoranza del comune di Sonnino Diario Iacovacci interviene sulla situazione della Sociosanitaria Sonninese
“Dopo la commissione trasparenza – spiega, in una nota, il consigliere comunale d’opposizione, Dario Iacovacci – tanti sono stati i fantasiosi progetti elencati dal nuovo amministratore della Sociosanitaria Sonninese, ma a mio parere ben poco sarà possibile realizzare dati i molteplici debiti oscuri che contornano la società partecipata al 100% del comune di Sonnino.
Uno dei progetti espletato dal socio è stato quello dell’acquisto di mezzi per la raccolta dei rifiuti e la realizzazione di un impianto di smaltimento d’indifferenziato, quindi oltre all’acquisto di mezzi e attrezzatura, ci dovrebbero essere anche nuove assunzioni di personale. Tutto ciò mi sa di surreale considerato che il vecchio amministratore dichiarava che la società era in continua perdita e aveva un’evidente carenza di liquidità di cassa, con aumenti continui verso l’erario e verso i fornitori, dichiarando nell’ultima relazione, prima delle sue dimissioni, che la società nell’ anno 2025 fallirà. Per non parlare poi del fatto che con l’acquisizione della raccolta rifiuti da parte della Sociosanitaria Sonninese, la stessa dovrà fare a meno dei 38.000 euro che prima la società affittuaria le versava per l’affitto del ramo d’azienda, che non sono mai stati inseriti nel piano economico finanziario in modo da ridurre la tassa tari.
Il vecchio amministratore nel piano industriale dichiarava un’imminente riduzione spesa del personale poiché troppo elevata, invece con i nuovi fantasiosi progetti se ne vogliono addirittura assumere degli altri. Per questo sono pienamente sicuro che saranno solo fantasiosi progetti quelli del nuovo amministratore, a meno che non si ritorni ad amministrare la Sociosanitaria sonninese come nel periodo precedente al 2019, dove non venivano riportate chiaramente le operazioni obbligatorie per legge.
Per adesso cosa certa è che – conclude Iacovacci – la spesa della Tari per i cittadini di Sonnino continuerà ad aumentare, dato i rapporti riportati da Legambiente Lazio, dove la percentuale della raccolta differenziata è passata dal 66,6 % del 2023 al 59,9% del 2024, quindi, più indifferenziata da smaltire e più spese da pagare. Ovviamente questa mancanza non è da addossare ai cittadini, ma a coloro che hanno permesso di fornire un servizio scadente, con enormi disagi, poco pratici quanto poco igienici per la cittadinanza, lasciando per giorni i rifiuti accumulati, e infine anche danni economici ai tanto amati cittadini Sonninesi, da coloro che ormai da anni malgovernano, portando sempre più nel degrado il paese, cercando di appagare i cittadini con continue speranze fantasiose”.