“Mentre cominciano ad arrivare ai cittadini le bollette della Tari 2025, tra le più care d’Italia a causa delle scelte operate dal commissario prefettizio e a causa dell’inerzia dell’amministrazione Celentano, l’esecutivo di Piazza del Popolo, senza alcun coinvolgimento dell’organo di indirizzo del Comune qual è il Consiglio comunale, decide unilateralmente di ridurre le frequenze di ritiro dei rifiuti del porta a porta”.
È l’intervento dei Consiglieri di Lbc Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton, che sottolineano come, nelle tante città italiane dove si usa questo metodo, questi cambiamenti vengono condivisi e pubblicizzati il più possibile per evitare innanzitutto disagi ai cittadini e per scongiurare un abbassamento della percentuale e della qualità dei rifiuti differenziati raccolti.
“A Latina invece – rilevano i consiglieri del movimento civico – la misura, a quanto abbiamo appreso, piomba dall’alto e improvvisamente, già dalla prossima settimana. Le modifiche più importanti coinvolgono la raccolta dell’umido in tutti i centri urbani (i mastelli piccoli), che passa da tre volte a settimana a sole due, e la plastica che da tre volte a settimana passa a due, il ritiro del secco residuo, che da due volte a settimana passa a una sola. Immaginiamo le difficoltà che creerà questa rimodulazione ad esempio d’estate con l’umido o i tanti che nel secco residuo conferiscono le deiezioni degli animali domestici. Nelle zone extra urbane la modifica più critica riguarderà il ritiro della plastica che passerà da una volta a settimana a una volta ogni due settimane.
Pare che a Latina si voglia fare di tutto per far fallire il metodo di raccolta che ovunque in Italia, e anche a Latina laddove applicato, risulta il più efficace ed efficiente per raggiungere e superare gli obblighi di legge nella differenziazione dei rifiuti che ricordiamo è stabilito minimo al 65%. Una metodologia di raccolta rispettosa dell’ambiente che sprona i cittadini a responsabilizzarsi differenziando il più possibile, arrivando a incentivare i comportamenti più virtuosi grazie alla tariffa puntuale. Una metodo di raccolta per il quale sono stati investiti 15 milioni di euro e che non può essere dismesso per capricci politici”.
“A questi disagi che incidono sulla vita quotidiana dei cittadini – proseguono i consiglieri di Lbc – si aggiungono gli investimenti pensati dalla maggioranza per le 80 postazioni di secchioni ad accesso controllato del centro, che richiederanno un ulteriore investimento di almeno 7 milioni di euro. Ma con la certezza che questo metodo di raccolta non determinerà alte percentuali di raccolta differenziata. Anzi, porterà a una maggior produzione di rifiuti indifferenziati e maggiori costi con grande gioia per il privato che, per conto del Comune, oggi gestisce quel tipo di frazione, e mettendo in conto alti costi manutentivi per i centinaia di secchioni intelligenti previsti. Non si può non ricordare inoltre come la frattura che si sta consumando in maggioranza continua da due anni ormai a produrre una paralisi nella raccolta differenziata e, dunque, costi che l’amministrazione continua a sostenere”.