RIFIUTI A LATINA, LBC: “”COMUNE DECURTA AD ABC 500MILA EURO, MA NASTI NON SPIEGA”

“Totalmente insoddisfacente la risposta dell’assessora Nasti rispetto al quesito che come Lbc avevamo posto, relativo alla decurtazione di 500mila euro del Comune all’azienda Abc rispetto a quanto previsto dal contratto del 2021. Non si possono mischiare le carte quando bisogna rispondere ai cittadini. C’è un contratto chiarissimo, ma l’amministrazione ha previsto di decurtare contributi in modo unilaterale”.

Così il capogruppo di Latina Bene Comune commenta il question time, presentato da tutti i consiglieri del movimento, relativo appunto alla decurtazione di 500mila euro, di cui si è chiesto di conoscere la documentazione contabile a supporto e le motivazioni tecniche e di bilancio che hanno portato a questa decisione.

“Al quesito presentato, l’assessora Nasti risponde che l’azienda speciale non può presentare bilanci di previsioni con utili. Ma gli utili – osserva il consigliere Bellini, entrando nel merito delle spiegazioni fornite – si creano perché è il Comune stesso che chiede ad Abc di procedere con il freno a mano tirato e di spendere meno, non svolgendo di fatto servizi che sono previsti da contratto. Tutto questo lo abbiamo scoperto dalla lettura dei verbali del Consiglio di Amministrazione dell’azienda speciale, non sono nostre supposizioni. Un fatto molto grave perché non si onora un contratto firmato e non si rispetta una volontà espressa dal consiglio comunale che quel contratto ha sottoscritto.

È un corto circuito che sta creando danni a cascata: la produzione di utili, su cui poi si interviene con la mannaia delle decurtazioni unilaterali che mettono in crisi i conti aziendali. Proprio questo preoccupa non poco lo stesso management scelto dall’attuale amministrazione e anche il collegio dei revisori dei conti. Basta dunque fare il gioco delle tre carte. Rispondere a un question time sulle decurtazioni richiamando il piano industriale presentato dal precedente Cda significa tentare di confondere le questioni cercando ancora di addossare le responsabilità ad altri. Il vecchio piano industriale era una proposta e non ha nulla a che fare con il contratto attuale, che l’amministrazione è comunque tenuta ad onorare nelle more dell’approvazione del nuovo piano. Non possiamo che essere insoddisfatti delle risposte che ci sono state date, così come di questa gestione lacunosa e preoccupante. Da parte nostra continueremo a svelare alla città questi metodi, che puntano solo a nascondere alla città una completa incapacità gestionale”.

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