Valeria Campagna e Gianmarco Proietti (PD): “Ridimensionamento scolastico, una scelta che penalizza studenti e studentesse, famiglie e territorio. Il Comune ha fallito nel tutelare i diritti dei cittadini”
“Il ridimensionamento scolastico non è più solo un’ipotesi, ma una drammatica realtà. Con l’approvazione della giunta regionale, l’accorpamento della Don Milani del quartiere Q4 con la scuola Vito Fabiano di Borgo Sabotino è ormai un dato di fatto. Una decisione che penalizza gravemente studenti, studentesse e famiglie, mettendo a rischio la continuità didattica e, quindi, il diritto allo studio, oltre a ricollocare il corpo docente in modo arbitrario e privo di tutele”, dichiarano Valeria Campagna, capogruppo del Partito Democratico al Consiglio Comunale di Latina e Vicesegretaria del PD Lazio con delega alla scuola e al diritto allo studio, e Gianmarco Proietti, già assessore all’Istruzione del Comune di Latina e attuale responsabile provinciale del PD all’istruzione.
“L’assessora Tesone aveva promesso un intervento da parte del Comune per tutelare le scuole e le famiglie di Latina. Invece, non c’è stato nulla. Questa amministrazione continua a dimostrarsi totalmente assente sui temi fondamentali per la città, compresa l’istruzione, che rappresenta il pilastro del nostro futuro. La cosiddetta ‘filiera di governo’, di cui questa giunta ama vantarsi, semplicemente non esiste. Le decisioni vengono prese dalle istituzioni territorialmente più rilevanti e calate sul nostro territorio senza nemmeno un minimo di confronto o discussione. È una gestione che tradisce le aspettative dei cittadini e delle cittadine e abbandona la città a un destino di marginalità”, sottolinea Campagna.
“La provincia di Latina, ancora una volta, paga il prezzo di decisioni prese altrove e senza alcuna attenzione alle specificità del nostro territorio. L’accorpamento tra due realtà scolastiche così diverse non solo crea problemi logistici e didattici, ma rappresenta un duro colpo per i principi di equità e qualità dell’istruzione. Come ex assessore all’Istruzione, posso dire con certezza che la mancanza di dialogo e di interventi strutturali aggrava ulteriormente una situazione già complessa. Il risultato è una scuola meno inclusiva, meno accessibile e meno capace di rispondere ai bisogni della comunità”, dichiara Gianmarco Proietti.
Un appello per un cambiamento necessario
Campagna e Proietti ribadiscono l’urgenza di un cambio di passo nelle politiche scolastiche locali e regionali. “Le scelte compiute dalla giunta regionale, approvate senza il coinvolgimento del territorio, e il silenzio del Comune di Latina sono inaccettabili. Chiediamo un impegno concreto per difendere il diritto all’istruzione e garantire un futuro migliore per i nostri ragazzi e le nostre ragazze. Non possiamo permettere che decisioni così impattanti siano prese senza ascoltare chi vive quotidianamente la scuola, ovvero studenti, studentesse, famiglie e corpo docente”, concludono i due esponenti del Partito Democratico.